Nuovo dizionario dei sinonimi della lingua italiana, Volume 1Giuseppe Rejna, 1854 - 1062 pagine |
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Nuovo dizionario dei sinonimi della lingua italiana, Volume 1 Niccolò Tommaseo Visualizzazione completa - 1854 |
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Parole e frasi comuni
affetto affine alcuni altrui amore atti atto barbaro bella BERNI bestia BOCCACCIO buona BUONARROTI CAPPONI casa cavallo certi ch'è chiama ciamo CICERONE colla comune corpo credere CRESCENZIO Crusca cuor debole cuore d'ordinario DANTE DAVANZATI denota dialetto toscano dice dicesi anco differenza differisce diminutivo dire direbbe diremo discorso dolore donna esempio esprime faccia fagotto fanno fare FIRENZUOLA forte forza frase GATTI giova GIRARD GUIZOT idee imagine indica l'altro l'atto l'effetto l'idea l'uomo l'uso LAMBRUSCHINI lascia Latini lingua parlata LIPPI luogo male medesimo meglio MEINI mente nare nell'uso OVIDIO palafreno parole persona PETRARCA piccolo pigliare poco POLIDORI popolo possono proprio pure ragione rebbe REDI riguarda ROMANI ROUBAUD s'applica s'usa SALVINI SEGNERI senso traslato sente significato simili sinonimi snervare sovente stile suono suppone tale talvolta Toscana tratti troppo turale uffizio uomini uomo usasi vale VARCHI vede verbo vestito VILLANI VIRGILIO vocabolo voci zione
Brani popolari
Pagina 186 - Ch'io perdei la speranza dell'altezza. E quale è quei , che volentieri acquista , E giunge il tempo , che perder lo face , Che in tutti i suoi pensier piange, e s'attrista; Tal mi fece la bestia senza pace , Che venendomi incontro a poco a poco Mi ripingeva là , dove il Sol tace.
Pagina 458 - Di veder l' alto Sol, che tu disiri, E che fu tardi da me conosciuto. Luogo è laggiù non tristo da martiri, Ma di tenebre solo, ove i lamenti Non suonan come guai, ma son sospiri. Quivi sto io co' parvoli innocenti, Da' denti morsi della morte avante Che fosser dall
Pagina xlvi - ... modi, più che nelle parole, è la ricchezza dei linguaggi e la potenza del dire; le particelle che tengono quasi il mezzo tra la voce ignuda e la frase, congiungendo le parole tra loro, o, congiunte ad una di quelle, dandole senso quasi d'una frase intera; le particelle, dico, son come i muscoli e le giunture del discorso, il quale senz'esse è cadavere a cui la vita Omnibus e nervis alque ossibus exsoliìatur.
Pagina 169 - Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.
Pagina xix - La lingua parlata in oltre parti d'Italia rade volte s'oppone direttamente ali' uso della lingua parlata in Toscana : se non che, dove quella si tace, questa ha sovente una buona norma da dare. Ne' pochi casi dove il Toscano pare differisca dalla lingua comune, io mi volgo agli scrittori e alla ragion delle cose, e se questi confermano l'uso toscano, come spessissimo segue, io non dubito di stare ad essi.
Pagina 385 - De' tripudi inverecondi : L'allegrezza non è questa Di che i giusti son giocondi; Ma pacata in suo contegno Ma celeste, come segno Della gioia che verrà. O beati! a lor più bello Spunta il sol de' giorni santi; Ma che fia di chi rubello Torse, ahi stolto!
Pagina xxix - Non conviene che la poesia venga a disturbare le cose di questo mondo.» Risposta che a molti parrà bestemmia; ma piena di senno, e degna di vero poeta. Con cotesto principio d'una lingua poetica da sé, non solamente la poesia diventò gergo, ma la prosa stessa ebbe a raccattarne il contagio; e cominciò ad affettare certi modi che, se fossimo meno preoccupati da abiti pedanteschi, ci moverebbero a riso. E...
Pagina 186 - Perché ardire e franchezza non hai? Poscia che tai tre donne benedette Curan di te nella corte del cielo, 12& E '1 mio parlar tanto ben t' impromette ? Quale i fioretti dal notturno gielo Chinati e chiusi, poi che '1 Sol gì' imbianca, Si drizzan tutti aperti in loro stelo; Tal mi fec...
Pagina 10 - ... dopo levate le penne. Così delle ragne di seta che i bachi lasciano nei mannelletti, dov'han fatto il bozzolo. Abbruciacchiare in alcune parti di Toscana si dice strinare, e in qualche altro dialetto (i); ma lo strinare denota più specialmente l'abbruciamento de' peli (siano di qualunque specie); ond'è men generale di abbruciacchiare.
Pagina 72 - O Amore, chenti e quali sono le tue forze! chenti i consigli e chenti gli avvedimenti! Qual filosofo, quale artista mai avrebbe potuto o potrebbe mostrare quegli accorgimenti, quegli avvedimenti, quegli dimostramenti che fai tu subitamente a chi seguita le tue orme! Certo la dottrina di qualunque altro è tarda a rispetto della tua, sì come assai bene comprender si può nelle cose davanti mostrate.