Metafisica [d'Aristotile,]dalla stamperia reale, 1854 |
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Parole e frasi comuni
accidente adunque Afrod Afrodisio altre ammettere Anassagora anteriore appunto Arist Aristotile Asclepio Averroe bisogna Bonitz Brandis categorie causa certo chiama ciascuna codesto cognizione colla concetto contradittorii contrario d'Aristotile davvero definizione dell'ente dell'essenza determinato deva dice differenza dimostrare diverso dottrina dualità elementi Empedocle ente enti esempio essenza falso Filebo filosofia Fisica forma formola genere generi ideale idee invece l'Afrodisio l'altro l'ente l'essenza l'uno libro luogo maniera matematiche materia Metafisica monadi natura necessario negazione nozione numeri numeri matematici pare parecchie Parmenide parole Phys Platone possono potenziale predicato principio privazione Protagora punto pure qualità quiddità quistione quod ragione relazione s'ha sarebbe Schwegler scienza Scolastici sensibili senso siano Socrate soggetto sostanza specie Timeo trova uomo Vedi vero veruna vuol dire zione γὰρ δὲ εἰ εἴδη εἶναι ἐκ ἐν καθ καὶ τὸ μὲν μὴ οἱ οὐκ περὶ τὰ τὰς τὴν τοῖς τοῦ τῷ τῶν ὡς
Brani popolari
Pagina 163 - impossibile, che uomo al mondo pensi che lo stesso sia e non sia. Certi credono che Eraclito lo dica: ma non è poi necessario, le cose che uno dice, che le pensi anche. Davvero, se i
Pagina 6 - di lei; ma come diciamo uomo libero a chi è per sé e non per altrui, così questa sola è libera tra le scienze: essa sola, in fatti, è per sé stessa. 6. E per questo ancora si potrebbe tenere per cosa più che umana il possederla: giacché la natura degli uomini, per più capi, è serva ; di maniera che, per dirla con Simonide
Pagina xii - Gran cosa, davvero, quel s. Tommaso.! Che ingegno acuto e solido ! Quanta chiarezza e temperanza ! Non ci ha difficoltà che lo scoraggisca, non ci ha quistione che lo rispinga, non ci ha intoppo che l'arresti. Il cercare di capire non è per lui una curiosità, ma un obbligo : e lo sforzo dell'intelligenza lo mostra, ma non
Pagina 6 - Chi, in effetto, predilige il conoscere per sé, dovrà, di certo, prediligere il più la scienza più scienza: che è quella appunto del sommamente conoscibile: ora, sommamente conoscibili sono i primi e le cause ; giacché mediante loro e da loro si conoscono i particolari soggetti, e non loro mediante questi.
Pagina xliii - son due : la mente speculativa, e l'oggetto suo che è la natura del tutto. Questa preme quella, e l'obbliga di grado in grado ad innalzarsi ad un principio sempre più alto e più comprensivo, mostrandole, quasi con solo lo starle davanti e col soverchiarne la scienza, che il principio ultimo a cui
Pagina 11 - l'amore delle sensazioni: di fatto, s'amano senza riguardo all'uso, per sé medesime, e più di tutte quella degli occhi. Giacché non solo per fare una cosa qualunque, ma anche senza volere far
Pagina 6 - che sarebbe il caso di costoro, dopo imparato; di niente, in fatti, un geometra si stupirebbe più che se il diametro diventasse commensurabile. 9. Così, s'è detto quale sia la natura della scienza che si cerca, e quale lo scopo che devano raggiungere la ricerca e tutto il trattato.
Pagina 6 - tutti cominciano, secondo s'è detto, a maravigliarsi del fatto, sia a proposito delle rivoluzioni del sole, sia dell'incommensurabilità del diametro. Davvero, a chiunque pare maraviglioso, che ci sia qualcosa che col minimo non si misuri ; se non che, secondo il proverbio, bisogna riuscire al contrario e al meglio
Pagina 6 - in fatti, è stata cagione, che gli uomini, e ora e prima, cominciassero a filosofare, rimanendo da principio attoniti delle difficoltà più ovvie, e poi progredendo così a poco a poco, e suscitando via via dei dubbii sempre maggiori, intorno alle condizioni della
Pagina lxxxi - non può essere più chiaro di quello che a prima vista risulta a chi si sia, che il Majo non ha letta né l'opericciuola che ha fatta copiare su' manoscritti e fatta leggere al Proto di Stamperia, ne, molto meno, la Metafisica