Stagione al via, tra "caso Barbareschi" e la lettera al ministro

Si apre tra venti agitati la stagione teatrale che sta per cominciare, questioni che toccano gli aspetti economici del teatro e determinano la sua vita.

INCHIESTA SUL FINANZIAMENTO AL TEATRO ELISEO

Come è noto Luca Barbareschi, direttore del Teatro Eliseo, è indagato dalla procura di Roma insieme al suocero ed ex ragioniere dello Stato, Andrea Monorchio, e al lobbista Luigi Tivelli: accusati di traffico di influenze illecite, reato che sarebbe stato commesso per ottenere il finanziamento di 8 milioni per la sala romana, effettivamente poi ottenuti “in zona Cesarini” nella discussione sulla legge finanziaria del 2018. Secondo l’accusa, il “mediatore” Tivelli avrebbe fatto spinte su politici e dirigenti statali per inserire nella finanziaria il finanziamento in favore del teatro romano.
L’inchiesta fa parte della stessa indagine giudiziaria “Amalgama” che nel 2016 portò in carcere 21 persone, tra cui Giandomenico Monorchio, il figlio del ragioniere dello Stato, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione intorno agli appalti delle grandi opere.

La posizione di questo Blog sugli otto milioni versati all’Eliseo è nota, ma in questo momento è giusto che sia la magistratura ad agire e in seguito arriveranno le valutazioni.
Quel che è certo è che la prima tranche di 4 milioni è già stata versata all'Eliseo (e sono circolate voci che siano stati utilizzati per comprare l’immobile del teatro: ma non ci sono conferme, anzi sembra quasi certo che l'acquisto - che pure era un progetto concreto di Barbareschi- non sia avvenuto) dal Mibact, mentre il finanziamento degli altri 4 deve ancora essere erogato. Molti artisti e operatori del teatro si chiedono se verrà bloccato vista l’apertura dell’inchiesta e addirittura se l’Eliseo dovrà restituire la somma ricevuta. Forse il Mibact dovrebbe dire qualcosa in merito.

L’INTEGRAZIONE DEI 10 MILIONI E LA LETTERA AL MINISTRO

Il teatro italiano aspetta l’integrazione di 10 milioni da parte del Mibact sul Fus 2018, come promesso dal ministro Bonisoli. Ma come verranno spacchettati e distribuiti questi 10 milioni dieci milioni ancora non è dato di sapere. Giustamente Agis e Federvivo, con le altre associazioni di categoria hanno scritto una lettera al ministro che qui pubblico integralmente.


Gentile Signor Ministro,
in prossimità dell’atto formale di integrazione di 10 milioni di euro al Fus 2018, a nome delle oltre 600 imprese dello spettacolo dal vivo rappresentate dall’Agis intendiamo ribadire grande apprezzamento e sincera gratitudine per il Suo tempestivo e provvidenziale intervento. L’integrazione, che ristabilisce la prevista progressione del Fus indispensabile a garantire la sostenibilità del comparto, potrebbe porre rimedio a numerose situazioni critiche.
Per tale ragione, in vista della convocazione della Consulta che dovrà pronunciarsi sullo spacchettamento, siamo a chiederLe che le risorse aggiuntive siano prioritariamente se non esclusivamente destinate ai soggetti formalmente riconosciuti dal DM 27 luglio 2017 e dalle norme che regolano le attribuzioni alle Fondazioni lirico-sinfoniche. Quando necessario, la nostra associazione ha manifestato rilievi rispetto a strumenti di legge ritenuti perfettibili e si è posta come interlocutore propositivo e dialettico per correggere eventuali criticità, ma sempre rispettando le regole e le decisioni assunte dagli organi preposti anche laddove esse abbiano suscitato perplessità e dissenso. Perciò, invocando la certezza del diritto, riteniamo che l’integrazione debba beneficiare i soggetti già valutati e ammessi al finanziamento statale 2018.
Inoltre, pur salvaguardando il criterio della premialità per la qualità artistica, la capacità produttiva e distributiva e l’efficienza gestionale, il nostro auspicio è che nello spacchettamento siano considerate le criticità più gravi e che si possano indirizzare, nei limiti consentiti, maggiori risorse su quegli articoli che più di altri manifestano sofferenze, nell’interesse comune di evitare contraccolpi irreversibili su occupazione, offerta e sopravvivenza stessa di alcuni organismi pubblici e privati.
Infine, ci permettiamo di raccomandare un’attenzione particolare alle Istituzioni musicali e teatrali della Regione Abruzzo, che purtroppo continuano a subire un forte ritardo nel ritorno alla normalità che incide negativamente sulla loro competitività.
Certi che saprà valutare con l’attenzione che Le riconosciamo questa nostra richiesta, confermiamo la piena disponibilità a contribuire, nel rispetto dei reciproci ruoli, alla riflessione sull’elaborazione dei decreti attuativi della Legge 22 novembre 2017 n. 175 e Le saremo pertanto grati se vorrà concederci un incontro su questi temi.

Presidente FEDERVIVO Filippo Fonsatti
Presidente AGIS Carlo Fontana

Seguono le firme dei Presidenti delle 22 associazioni di categoria in rappresentanza di oltre 600 istituzioni e imprese.
Cristiano Chiarot- Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche (ANFOLS)
Raimondo Arcolai- Associazione Danza Esercizio e Promozione (ADEP)
Gimmi Basilotta- Associazione Nazionale delle Compagnie e
delle Residenze di Innovazione Teatrale (ANCRIT)
Danila Blasi- Associazione Italiana Danza Attività di Produzione (AIDAP)
Luisa Cuttini- Associazione Circo Contemporaneo Italia (ACCI)
Lucio D’Amelio-Associazione Teatro Ragazzi (ASTRA)
Filippo Fonsatti- Fondazione per l’Arte Teatrale P.L.A.TEA.
Gianfranco Gagliardi-Associazione Teatri Italiani di Tradizione (ATIT)
Michele Gentile- Imprese Stabili di Produzione (ISP)
Carmelo Grassi- Associazione delle Reti Teatrali Italiane (ARTI)

TEATRO DI ROMA
Se non bastasse il caos che già vige nella capitale, arriva a sorpresa la notizia che il Teatro di Roma perde il suo direttore Antonio Calbi, che in questi anni ha ridato slancio artistico al teatro nazionale della capitale con risultati di critica e botteghino notevoli. In viaggio verso la direzione dell'Inda, l'Istituto del Dramma Antico che organizza ogni estate il festival di spettacoli classici nel Teatro Greco di Siracusa, Calbi si indirizza verso un'altra sfida e dice così addio a una esperienza bella quanto complessa. Le voci dicono che Calbi resterà ancora per gestire la fase di transizione al Teatro di Roma, ma circolano già i nomi di possibili successori, dal catalano Lluis Pasqual, Paolo Aniello, organizzatore arrembante che a Milano ha creato una realtà come "Mare Culturale Urbano", Muriel Mayette-Holtz la direttrice donna dell'Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, a Mario Martone in abbinata a Claudia Di Giacomo fondatrice di Pav, l'associazione che si occupa di promuovere e progettare eventi culturali.
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Un commento

  • Sarebbe ora che qualcuno si decidesse a chiedere all'AGIS i nomi di questi 600.... e comunque non perde mai il vizio di dividere, recintare, parzializzare. Le politiche "contro" creano mostri come l'algoritmo; picole caste composte da persone poco caste scalciano per non affogare. POVERETTI!
    Il Teatro di Roma in mano a nuove Segretarie ...... collaboratrici di grandi talenti... Mha!!!