Sorgerà all'interno del cimitero monumentale di Bari, al quartiere Libertà, una sezione destinata ad accogliere i defunti di fede islamica. Sono stati individuati dal Comune di Bari due campi, compresi tra le sezioni 33,34,32 e Esedra C, da adibire alle sepolture dei musulmani. La delibera di istituzione di un reparto ad hoc per le tombe islamiche è stata appena approvata dalla giunta comunale di Bari su proposta dell'assessore al Patrimonio, Pierluigi Introna.
Secondo il regolamento di Polizia mortuaria, infatti, i piani regolatori dei cimiteri possono prevedere reparti speciali e separati per la sepoltura di persone di religione diversa da quella cattolica. È di luglio scorso, inoltre, la nota con cui il presidente della Comunità Islamica d'Italia Sharif Lorenzini aveva segnalato all'amministrazione comunale la necessità di individuare delle aree da destinare a cimitero islamico, considerata l'assenza di luoghi di sepoltura per i fedeli musulmani sul territorio cittadino.
In Puglia, infatti, c'è solo un cimitero islamico inaugurato nel 2008 ed è quello di Gioia del Colle dove, però, i posti a disposizione sono pochi e riservati ai cittadini con residenza nella provincia di Bari. Tant'è che a giugno scorso fu rifiutata la sepoltura del corpicino di una bambina di dieci mesi morta a Bari nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII ma residente a Lecce. "Il regolamento ci impone di accettare solo cittadini del Barese - spiegò allora il sindaco di Gioia del Colle, Donato Lucilla - È assurdo che questo sia l'unico cimitero in tutta la regione, ma non possiamo fare eccezioni: se lo facessimo in pochi giorni esauriremmo i pochissimi posti disponibili". La bambina fu poi seppellita a Galatina in deroga ai regolamenti.
Da oggi, però, allo spazio di Gioia, si aggiungono i campi di Bari. I principi religiosi dell'Islam non pongono problemi di coesistenza di un cimitero islamico con cimiteri di altre religioni, ma si limitano a prescrivere solo alcune regole inderogabili, quali ad esempio il divieto di edificare luoghi di sepoltura fuori terra (tipo loculi e cappelle), la cremazione e altre pratiche.
"Si tratta di un provvedimento dovuto, considerato che nel territorio di Bari vivono circa 10mila persone di fede musulmana - commenta Pierluigi Introna -. Un atto concreto, adottato nel rispetto delle normative vigenti e sulla scia di analoghe iniziative adottate da altre città italiane, che va nella direzione di una sempre maggiore integrazione tra cittadini di diverse culture e religioni. Sarà ora cura degli uffici della ripartizione Patrimonio procedere a delimitare le due zone individuate, coinvolgendo la Comunità Islamica d'Italia e il suo presidente Lorenzini per definire le modalità di sepoltura dei fedeli".
Secondo il regolamento di Polizia mortuaria, infatti, i piani regolatori dei cimiteri possono prevedere reparti speciali e separati per la sepoltura di persone di religione diversa da quella cattolica. È di luglio scorso, inoltre, la nota con cui il presidente della Comunità Islamica d'Italia Sharif Lorenzini aveva segnalato all'amministrazione comunale la necessità di individuare delle aree da destinare a cimitero islamico, considerata l'assenza di luoghi di sepoltura per i fedeli musulmani sul territorio cittadino.
In Puglia, infatti, c'è solo un cimitero islamico inaugurato nel 2008 ed è quello di Gioia del Colle dove, però, i posti a disposizione sono pochi e riservati ai cittadini con residenza nella provincia di Bari. Tant'è che a giugno scorso fu rifiutata la sepoltura del corpicino di una bambina di dieci mesi morta a Bari nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII ma residente a Lecce. "Il regolamento ci impone di accettare solo cittadini del Barese - spiegò allora il sindaco di Gioia del Colle, Donato Lucilla - È assurdo che questo sia l'unico cimitero in tutta la regione, ma non possiamo fare eccezioni: se lo facessimo in pochi giorni esauriremmo i pochissimi posti disponibili". La bambina fu poi seppellita a Galatina in deroga ai regolamenti.
Da oggi, però, allo spazio di Gioia, si aggiungono i campi di Bari. I principi religiosi dell'Islam non pongono problemi di coesistenza di un cimitero islamico con cimiteri di altre religioni, ma si limitano a prescrivere solo alcune regole inderogabili, quali ad esempio il divieto di edificare luoghi di sepoltura fuori terra (tipo loculi e cappelle), la cremazione e altre pratiche.
"Si tratta di un provvedimento dovuto, considerato che nel territorio di Bari vivono circa 10mila persone di fede musulmana - commenta Pierluigi Introna -. Un atto concreto, adottato nel rispetto delle normative vigenti e sulla scia di analoghe iniziative adottate da altre città italiane, che va nella direzione di una sempre maggiore integrazione tra cittadini di diverse culture e religioni. Sarà ora cura degli uffici della ripartizione Patrimonio procedere a delimitare le due zone individuate, coinvolgendo la Comunità Islamica d'Italia e il suo presidente Lorenzini per definire le modalità di sepoltura dei fedeli".