Bari

Mafia, don Ciotti a Bari: "Non si risponde mai alla violenza con la violenza"

Don Ciotti a Bari 
Il sacerdote di Libera al Redentore per incontrare studenti e residente del quartiere Libertà, al centro di recenti fatti di cronaca nera. Poi, la notizia dell'aggessione dell'inviata Rai
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"Sono venuto qui non perché sono don Luigi Ciotti. Se sono qui non è perché sono un 'io', ma un 'noi'". Si è presentato così il presidente di Libera alla platea che affolla l'auditorium del Redentore, la parrocchia simbolo della legalità nel cuore del quartiere Libertà di Bari.

Una comunità, come spiega lo stesso Don Ciotti "che ha compiuto una meraviglia, riunendosi per discutere di legalità". Protagonisti dell'incontro, intitolato 'La nostra terra, dialoghi di verità e giustizia', sono proprio gli studenti, che al sacerdote vuole accanto a sé per rispondere alle loro domande.

L'incontro è diventato occasione anche per ricordare la sua infanzia e un episodio che l'ha segnato. "La nostra famiglia era originaria di Pieve di Cadore, ma andai a scuola a Torino - racconta - Un giorno la maestra mi chiamò montanaro, io come risposta le lanciai il calamaio con l'inchiostro, centrandolo in pieno. Fui espulso". Poi il ritorno a casa e la conseguente punizione, in parte riscattata molti anni dopo, ricordando l'episodio con la madre.

"Mia madre mi disse: 'So che lo hai fatto per difendere la tua famiglia, ma alla violenza non si risponde mai con altra violenza'. Una lezione che non ho mai dimenticato". Tanti poi gli aneddoti legati alle persone che si sono sacrificate per il loro ideale di giustizia, dagli agenti della scorta di Giovanni Falcone a don Luigi Sturzo, che per primo disse che "La mafia ha i piedi in Sicilia, ma la testa a Roma".

A parlare di legalità sono intervenuti anche don Francesco Preite, direttore dell'Opera salesiana Redentore, Mario Dabbicco, coordinatore di Libera Puglia, Marco Guida, presidente della seconda sezione penale del Tribunale di Bari e Lilli Arbore, consigliere presso la Corte di Appello del Tribunale di Bari. Il magistrato della Corte d'Appello nel suo intervento ha citato il quartiere Libertà e l'importanza dei presidi di giustizia in zona.

Al termine dell'incontro il presidente di Libera è stato intervistato dalla giornalista Rai Mariagrazia Mazzola sulle baby gang e sull'educazione dei minori. La cronista è stata poi vittima di un'aggressione proprio nelle vicinanze della parrocchia del Redentore. Mentre stava intervistando sul tema la moglie del boss Lorenzo Caldarola, quest'ultima, come racconta la giornalista, l'avrebbe colpita al volto.