Bari

Bari, le mani tese di Renzi a Emiliano: "Ormai non litighiamo più, sono qui per ricaricare il Pd"

Il segretario del Pd Matteo Renzi a Bari 
Il segretario dei dem incontra nell' Officina degli esordi i candidati pugliesi alle politiche, i dirigenti del Pd Puglia e i sostenitori del partito. In prima fila il presidente della Regione Puglia
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"Eravate abituati a vedere Renzi ed Emiliano che litigano, ora io e Michele vediamo voi giornalisti litigare, per trovare uno spazio in sala". Lo ha sostenuto il segretario del Pd, Matteo Renzi, incontrando a Bari, nell' Officina degli esordi, i candidati pugliesi alle politiche, i dirigenti del Pd Puglia e i sostenitori del partito. In prima fila il presidente della Regione, Michele Emiliano, il sindaco di Bari e presidente nazionale dell'Anci, Antonio Decaro, oltre al segretario regionale del Pd, Marco Lacarra, ed altri candidati come la capolista al plurinominale al Senato, Assunta Messina.

"Veder litigare voi e non noi era per cambiare un po', per fare - ha ironizzato Renzi - un po' per uno, come si dice a Firenze". Per Renzi quella in Puglia "è un'occasione per dare la carica al Pd", di ribadire "l'orgoglio per quanto fatto" e la necessità di "andare avanti". Spaziando dall'Europa all' immigrazione, il segretario del Pd si è soffermato anche sulla scuola. "Sono riuscito a far arrabbiare tutti gli insegnanti del Sud Italia" ha ironizzato, ricordando poi con tono serio "i 132 mila insegnanti di ruolo in più". "Alcuni sono fuori regione, è vero - ha osservato - ma potremmo richiamarli allargando le possibilità di tempo pieno al Sud".

In questi ultimi 15 giorni di campagna elettorale Renzi ha inviato anche ad "avere uno sguardo sorridente, ad essere allegri, a fronte di chi evoca solo paure". "Abbiamo messo nel programma - ha aggiunto Renzi parlando di sicurezza - l'assunzione di 10 mila carabinieri e poliziotti. Non è facile parlare di sicurezza quando accadono fatti terribili e devastanti". "Casi come quelli di Pamela e Jessica sono devastanti, ma a me - ha osservato Renzi - non interessa il colore della pelle o la nazionalità di chi le ha uccise, bensì che i responsabili siano in carcere il giorno dopo". Infine da Renzi l'invito a "non cadere nella cultura dell'odio, a contattare le persone presenti nella rubrica telefonica e discutere con loro e spiegare perché bisogna scegliere il Pd".