Bari

Elezioni, CasaPound candida a Brindisi l'hater della scrittrice Selvaggia Lucarelli

Il candidato per CasaPound Marco Canepa, di Brindisi 
Il 41enne Marco Canepa, secondo la scrittrice, sarebbe fra gli amministratori di una pagina social che istiga a sessismo e bullismo da un milione di iscritti: lei stessa ne era stata vittima
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Non passa inosservata la candidatura tra le file di CasaPound Italia di un 41enne di Brindisi. Lui si chiama Marco Canepa e punta a conquistare un seggio nell'aula del Senato alle prossime elezioni politiche (collegio plurinominale Puglia2). Ma Canepa è noto soprattutto per la sua second life su Facebook, svelata da Selvaggia Lucarelli.

E' stata proprio la scrittrice a svelare che il candidato brindisino sarebbe fra gli amministratori della pagina social Sesso droga e pastorizia (con un milione di iscritti) da cui, nel marzo 2016, è stata presa di mira a suon di insulti sessisti e profili fake. Una querelle che ha tenuto banco a colpi di denunce e interventi di polizia postale e Digos.

"Quella storia lì all'interno del gruppo mi rimase appiccicata addosso. Ogni tanto qualcuno ricominciava a deridermi per quella vicenda, a fare fotomontaggi, a bullizzarmi con altri utenti", ricorda la giornalista dal suo profilo Facebook.
"Ero sconvolta anche perché - aggiunge - scorrendo la pagina mi si era aperto un mondo di bestemmie, bullismo, sessismo, insulti a chiunque. Cose che io, sempre attenta e presente sul web, non avevo mai visto, nonostante i numeri e la portata del fenomeno". Numeri che Lucarelli ricorda bene, perché il post con gli insulti sessisti che le furono rivolti "lo avevano visto centinaia di migliaia di animali e da quel momento - spiega - cominciò la battaglia per far chiudere quel gruppo (e altri identici)".

Nella sua ricostruzione, inoltre, Selvaggia Lucarelli aggiunge di aver mostrato uno dei messaggi sessisti alla compagna di Canepa, attraverso un messaggio privato su Facebook. "Questa specie di uomo cominciò a vantarsi nel gruppo di avermi denunciata, lui, per danno alla sua immagine, denuncia purtroppo per lui mai arrivata. Poi, tanto per rafforzare le sue granitiche ragioni contro di me, andò avanti a darmi della cagna e così via".

E fra le vittime eccellenti degli insulti dell'aspirante senatore Canepa, come ricorda la giornalista romana, non ci sarebbe solo lei, ma pure l'ex sindaca di Brindisi Angela Carluccio. "La fine di questa storia è che questo Canepa me lo ritrovo candidato con quella che è in effetti la sua giusta collocazione (CasaPound)", conclude Lucarelli.