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Elezioni, in Puglia M5S oltre il 40%: fanno en plein di eletti. Lega al 6%, il Pd sotto il 14: "Dati allarmanti"

Festa nel comitato Cinque Stelle a Bari 
Affluenza al 69 per cento. Centrodestra secondo ovunque, Pd sempre in coda. Su Bari città bene Laforgia al 7,5%. Per LeU il flop di D'Alema ultimo nel suo collegio storico
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Una valanga a Cinque Stelle sulla Puglia, un crollo per il Partito democratico. Al termine dello scrutinio, i dem al Senato hanno 5 punti in meno della già insoddisfacente media nazionale. Ancora peggio fanno alla Camera, con un disastroso 13,6 per cento, molto sotto il 19 per cento registrato in Italia.

Il Movimento Cinque Stelle si attesta primo partito sia alla Camera che al Senato e raggiunge quasi l'en plein nell'uninominale con 23 parlamentari eletti su 24 posti disponibili. Il partito di Di Maio si attesta attorno al 44,11 per cento. Forza Italia verso la tenuta, poco sotto il 20 per cento. L'affluenza è del 69,1 per cento poco sotto quella del 2013 e al di sotto della media nazionale.
· SENATO
Al Senato i Cinque Stelle sono in testa con il 43,9 per cento. Dieci punti in più dell'intera coalizione di centrodestra che si attesta al 33. Con Forza Italia al 20 per cento e l'incredibile risultato della Lega che con il 6,6 per cento scavalca Fratelli d'Italia. Malissimo il Pd con il 14,1 per cento. LeU, dove era in campo anche Massimo D'Alema, è al 3 per cento.
 
· CAMERA
Alla Camera la musica non cambia. Il movimento di Di Maio si attesta al 44,9 per cento. Il centrodestra si ferma, per il momento al 32,1 per cento. E Il Pd perde rispetto ai dati del Senato. Mentre LeU fa meglio con il 3,8 per cento. Influisce l'effetto Michele Laforgia. Il candidato barese che doppia il partito di Liberi e Uguali con il 7,4 per cento.
· BARI CITTA'
Bari è un dato in parziale controtendenza. Almeno per la Camera. Merito di Laforgia (al 7,4 per cento) e del candidato dem, il segretario Marco Lacarra che porta la coalizione a sfiorare il 20 per cento. Una parziale consolazione per il sindaco Antonio Decaro. A pagare è il centrodestra che con la candidata Antonella Roselli è al 26,8 per cento. Primo partito il Movimento Cinque Stelle con il 43,3 per cento di Paolo Lattanzio.
 
· LA FESTA DEI CINQUE STELLE
"Al Sud è un plebiscito per il Movimento 5 Stelle". Lo sostiene Giuseppe Brescia, deputato uscente e candidato capolista nel listino plurinominale Puglia 1. L'esponente cinquestelle è stato il primo a prendere la parola nel comitato di riferimento per il Movimento, in via Manzoni, a Bari, dove c'è aria di festa. "Siamo molto soddisfatti per l'alta affluenza, il dato che emerge chiaramente - ha detto Brescia ai giornalisti - è che siamo il primo primo partito in Italia. Per quanto riguarda il Sud dalle comunicazioni parziali che ci arrivano dai seggi c'è da sottolineare un plebiscito, anche grazie alla Puglia".
 
· LA DISFATTA DEL PD
A caldo il primo commento del segretario regionale del Pd, Marco Lacarra che parla di disfatta: "I primi dati, ancora parziali, non sono esaltanti - ammette - il risultato è allarmante, al di sotto delle attese". Ma il segretario prova anche a difendere il risultato: "Notoriamente - ha detto - noi siamo sempre sotto di qualche punto rispetto alla media nazionale".
 
· NESSUN EFFETTO RIMBORSOPOLI NEL M5S
Gli scandali della vigilia non hanno scalfito il Movimento. Né il caso Rimborsopoli, da un lato, che ha travolto il senatore uscente Maurizio Buccarella (certo della rielezione col proporzionale), sfiorato la collega salentina Barbara Lezzi e colpito il deputato Emanuele Scagliusi. Né quello dela querelle delle playstation e dei cd taroccati, dall'altro, che ha coinvolto Antonio Tasso del collegio Manfredonia-Cerignola, espulso dal Movimento per non aver rivelato una condanna in primo grado risalente al 2008. Tutti hanno l'elezione in tasca.