Bari

Inchiesta sugli outlet, indagato Salvatore Castellaneta. Verifiche su 1,4 milioni girati in Svizzera

Salvatore Castellaneta 
La procura di Firenze indaga sull'avvocato di Fasano già condannato per le escort a Palazzo Grazioli. Soldi versati sul conto svizzero di Carmine Rotondaro, imprenditore del lusso: anche lui è indagato
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Al via una nuova indagine dagli accertamenti che procura e guardia di finanza di Firenze stanno conducendo su aziende e imprenditori ritenuti vicini al cosiddetto 'Giglio magico'. Indagando sulle attività dell'imprenditore degli outlet Luigi Dagostino, di cui si è parlato di recente anche per rapporti con aziende dei genitori di Matteo Renzi, in questi giorni a Firenze è scattato un sequestro preventivo di 1,4 mln di euro in un conto corrente della filiale Mps di Fasano (Brindisi).

Dagostino e i genitori di Renzi sono estranei a questa nuova inchiesta. In questa nuova indagine il pm Christine von Borries indaga per appropriazione indebita in concorso due sole persone: l'avvocato pugliese Salvatore Castellaneta, 58 anni di Fasano (Brindisi) e il manager del lusso Carmine Rotondaro, 44 anni di Cosenza e residente nel Principato di Monaco. I due stavano mandando la somma in Svizzera ma una segnalazione di Bankitalia del 13 marzo ha bloccato l'operazione (un bonifico) perché sospetta. Il gip Fabio Frangini ha convalidato il sequestro del pm von Borries.

I due indagati sono noti alle cronache. L'avvocato Castellaneta a gennaio è stato condannato in Cassazione a 11 mesi e 10 giorni per induzione e favoreggiamento della prostituzione avendo presentato nel 2008 all'imprenditore Giampaolo Tarantini una ragazza disponibile ad avere rapporti sessuali con l'ex premier Silvio Berlusconi, contatto maturato nel suo studio legale a Bari. Mentre Rotondaro, che a Monaco abita in Avenue de la Princesse Grace, è indagato dai pm di Milano per un'evasione fiscale stimata in 7 mln di euro e per questo su di lui grava anche una rogatoria in Svizzera.

I due ruotano attorno alla Rotondino Mall, una srl in liquidazione dal 2017 con sede a Firenze in via Pier Capponi: di questa Rotondaro è socio al 48% grazie a due società panamensi mentre l'altro 52% delle quote è di Luigi Dagostino.

Castellaneta è il liquidatore della Rotondino Mall e in questo ruolo aveva disposto il bonifico da 1,4 mln da un conto della srl aperto filiale Monte Paschi di Fasano verso un conto svizzero intestato personalmente a Carmine Rotondaro presso Hyposwiss Private Bank Geneve. Per l'accusa i due si sarebbero appropriati indebitamente della somma della Rotondino Mall perché non c'è giustificazione economica: per il pm von Borries è fittizia la causale apposta al bonifico per "revocatoria azione di pignoramento" da parte della Torrado Holdings Inc. di Panama.