Bari

Amministrative, in Puglia l'affluenza alle 19 è più alta della media nazionale: 45,56%

Le urne sono aperte in 45 comuni: oltre 666mila elettori sono chiamati a rinnovare il consiglio comunale e a scegliere il primo cittadino

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E' in rialzo rispetto alle consultazioni precedenti, ma anche al confronto con la media nazionale, l'affluenza degli elettori in Puglia. Alle 19 si è attestata al 45,56 per cento, quattro punti in più rispetto al dato precedente, mentre a mezzogiorno era al 21 (contro il 16,21 per cento). Ecco i dati provincia per provincia: Foggia 40,90 (30,20 alle precedenti amministrative), Barletta-Andria-Trani 43,38 (35,62), Bari 45,56 (41,99), Taranto 48,01 (42,03), Brindisi 46,09 (50,97) e Lecce 50,66 (38,50).

Le urne sono aperte in 45 comuni: oltre 666mila elettori sono chiamati a rinnovare il consiglio comunale e a scegliere il proprio sindaco. Come per le recenti politiche del 4 marzo si vota in una sola giornata dalle 7 alle 23. Alla chiusura si procederà allo spoglio delle schede. Due le città capoluogo di provincia in corsa, ovvero Brindisi e Barletta.

In 14 su 45 città alle urne la popolazione è superiore a quota 15mila: in caso di mancato raggiungimento del 50 per cento +1 dei voti da parte di un candidato sindaco, i due più suffragati si scontreranno in un turno di ballottaggio domenica 24 giugno. A parte le due città capoluogo la più popolosa è Altamura, seguita da Bisceglie, Monopoli e Francavilla Fontana. Con poco più 600 abitanti Faeto è la più piccola (ma con otto candidati sindaco).

Otto sono i Comuni al voto in provincia di Bari, tre nella Bat, otto per Brindisi, dieci a Foggia, dieci a Lecce e sei a Taranto. La Puglia può contare anche su un record nazionale: escludendo l'Umbria (con soli otto comuni al voto), a livello percentuale è la regione con più rinnovi per motivi diversi dalle scadenze naturali dei cinque anni di mandato. Tra arresti, rinunce e dimissioni per motivazioni politiche ci sono 14 casi casi su 45.

A Barletta si sceglie il successore di Pasquale Cascella, già portavoce del presidente Giorgio Napolitano al Quirinal, che dopo un solo mandato da primo cittadino col Pd ha deciso di non ricandidarsi. Dopo il ritiro dalle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco, Cosimo Cannito lancia il suo mix di liste civiche con tanti pezzi di centrodestra al seguito. Il Movimento 5 Stelle si affida al preside Michele Filannino, il Pd all'esordiente Dino Delvecchio e la Lega (anche qui da sola) al consigliere comunale Ruggiero Basile. Carmine Doronzo rappresenta Sinistra italiana e civiche e Rosa Gadaleta è la candidata di Rivoluzione cristiana.

Dopo due commissariamenti in soli tre anni, a Brindisi sono in cinque a contendersi la poltrona da primo cittadino. Due per il centrodestra: Massimo Ciullo per Lega, FdI e fittiani e Roberto Cavalera per Forza Italia, Udc, civiche e Partito repubblicano, che conta sull'appoggio dell'ex sindaco arrestato per tangenti Giovanni Antonino. E ancora: Riccardo Rossi per il centrosinistra, Gianluca Serra per il Movimento 5 Stelle e Ferruccio Di Noi con una lista civica.