30 marzo 2018 - 12:36

Terrorismo, l’inchiesta di Torino
e il bergamasco coinvolto: «Libro dell’Isis? Scaricato solo per curiosità»

La difesa di Icaro Masseroli: «È tutto in grossi equivoco, Icaro è una persona che ha fatto una scelta di fede»

di Armando Di Landro

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Difende con forza il suo assistito, l’avvocato Valentina Carminati, nega che possa sostenere l’Isis e il terrorismo islamico. «Icaro è una persona che ha fatto una scelta di fede, è molto serio e anche curioso, ma non è proprio responsabile di nulla». Icaro Masseroli ha 29 anni, sette anni fa ha sposato Ruxhina Ibrahimi, albanese, e si è convertito all’Islam, assumendo il nome di Bilal (leggi il precedente articolo). Da lei, (sorella di Bledar, allontanato dall’Italia per sospetta attività di propaganda) ha avuto anche un figlio. E da novembre è un sorvegliato speciale, perché la Digos l’ha segnalato al tribunale delle Misure di prevenzione: è un convertito che attira continuamente attenzione, mercoledì mattina la sua abitazione, a Pradalunga, è stata perquisita nell’ambito dell’inchiesta sull’arresto di Elmahdi Halili, a Torino.

Sul suo telefonino (elemento che ha poi portato alla richiesta di sorveglianza speciale) la polizia aveva trovato anche un libro di matematica che si presume venga utilizzato nelle scuole dell’Isis per gli alunni più piccoli, in cui gli elementi utilizzati per i calcoli sono i mitra, le bombe, gli avversari. «È tutto un grosso equivoco, di quel libro si era parlato sui giornali e le tv di mezzo mondo, in riferimento all’Isis, e Icaro era andato a cercarlo in internet, curioso com’è — commenta il suo avvocato —. Poi quel file pdf è rimasto sul suo telefono». La misura di sorveglianza, di due anni, è stata ridotta a uno dopo il ricorso del legale, e include anche il divieto di navigazione in internet: la polizia deve valutare se i contatti di Masseroli con Halili rappresentino anche una violazione della misura.

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