Bologna

Il Papa visita l'Emilia-Romagna: "Politica non ceda il passo a finanza e potere mediatico"

Francesco a Cesena e poi a Bologna, per una fitta giornata di appuntamenti: la visita all'hub, l'Angelus in piazza Maggiore, il pranzo con i poveri in San Petronio e la messa allo stadio. "La corruzione è il tarlo della vocazione politica"

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CESENA - Il giorno di Francesco in Emila-Romagna è arrivato e due città sono in festa. Prima Cesena, dove il Papa ha parlato in una piazza gremita, poi la fitta giornata di appuntamenti a Bologna: la visita al centro per i migranti di via Mattei, l'Angelus in Piazza Maggiore e la messa allo stadio per 45mila persone sono soltanto alcuni dei principali impegni di Bergoglio (imponente il piano di sicurezza messo a punto).

• "LA CORRUZIONE NON LASCIA CRESCERE LA CIVILTA'"
"La politica è sembrata in questi anni a volte ritrarsi di fronte all'aggressività e alla pervasività di altre forme di potere, come quella finanziaria e quella mediatica", ha denunciato il Papa in piazza del Popolo a Cesena. "Occorre rilanciare i diritti della buona politica, la sua idoneità specifica a servire il bene pubblico, ad agire in modo da diminuire le disuguaglianze, a promuovere con misure concrete il bene delle famiglie, a fornire una solida cornice di diritti-doveri e a renderli effettivi per tutti. La corruzione è il tarlo della vocazione politica, la corruzione non lascia crescere la civiltà e il buon politico ha anche la propria croce quando vuol essere buono perché deve lasciare tante volte le sue idee personali per prendere le iniziative degli altri e armonizzarle, accomunarli perché sia bene comune, in questo senso il buon politico sente di essere un martire, diciamo così al servizio perché lascia le proprie idee, ma le mette a servizio per andare verso il bene comune".
 
Cartelli di benvenuto al Papa nell'hub di via Mattei 
• "LA PIAZZA UN LUOGO EMBLEMATICO"
Papa Francesco ha pronunciato il suo primo discorso in Emilia Romagna in Piazza del Popolo, che ha ricordato che a Cesena è chiamata semplicemente "la Piazza", in quanto "spazio pubblico in cui si prendono decisioni rilevanti per la città nel suo Palazzo Comunale e si avviano iniziative economiche e sociali". "E' un luogo emblematico dove le aspirazioni dei singoli si confrontano con le esigenze, le aspettative e i sogni dell'intera cittadinanza; dove i gruppi particolari prendono coscienza che i loro desideri vanno armonizzati con quelli della collettività. Io dirò, permettemi l'espressione che questa piazza si impasta il bene comune di tutti, qui si lavora per il bene comune di tutti".

 "Da questa piazza vi invito a considerare la nobiltà dell'agire politico in nome e a favore del popolo, che si riconosce in una storia e in valori condivisi e chiede tranquillità di vita e sviluppo ordinato. Vi invito ad esigere dai protagonisti della vita pubblica coerenza d'impegno, preparazione, rettitudine morale, capacità d'iniziativa, longanimità, pazienza e forza d'animo nell'affrontare le sfide di oggi, senza tuttavia pretendere un'impossibile perfezione". Infatti "le vicende umane e storiche e la complessità dei problemi non permettono di risolvere tutto e subito". Secondo il Papa, "un sano realismo sa che anche la migliore classe dirigente non può risolvere in un baleno tutte le questioni".