Bologna

Bologna, festa e controfesta per i 30 anni di Radio Città del Capo

La storica emittente celebra il suo compleanno diviso in due. Ex e fuoriusciti in polemica con la nuova gestione organizzano un incontro alternativo

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BOLOGNA Radio Città del Capo, storica emittente cittadina, festeggia oggi i suoi 30 anni di vita animando una campagna radiofonica di sostegno all’approvazione della legge sullo Ius Soli temperato e sullo Ius Culturae. Al contempo, il gruppo “RCDC viva” — formato da ex e fuoriusciti in polemica con la nuova gestione — ha organizzato un party-ritrovo di “non compleanno” dalle 19.30 alla Libreria Trame di via Goito.
 
«Nata da una costola di Radio Città, con la volontà di essere una voce libera», la radio e ricorda le ragioni di una emittente «schierata: contro il razzismo, le discriminazioni e le ingiustizie. Per questo fu scelto di aggiungere ‘Del Capo’ allo storico nome: per rivendicare solidarietà e vicinanza con la lotta anti-apartheid in Sudafrica », ricorda il direttore Riccardo Tagliati. «Non si festeggia — scrivono invece su Facebook quelli di RCDC viva — per una ragione semplice: Radio Città del Capo, “quella radio”, non esiste più. (...) Per un anno abbiamo provato a invertire la deriva, auspicando regole minime di partecipazione». «Purtroppo abbiamo trovato di fronte una proprietà sorda e disinteressata, insensibile, talmente distante dai principi che da sempre ne caratterizzavano l’esperienza da accettarne la lenta agonia (...) Non vogliamo promuovere un funerale, né recriminiamo su nulla, e tanto meno siam qui a consolarci con la nostalgia di ciò che è stato e che oggi non è più. Noi non guardiamo ai trent'anni alle spalle ma ai trenta che verranno e ci impegniamo sin da oggi a costruire tutte le condizioni perchè questo accada: che la libera espressione trovi nuovi luoghi di aggregazione, siano essi nell'etere, nel web, nelle strade o nelle piazze>.