Bologna

Stupro, caso don Guidotti: Salvini e Giovanardi col prete

Il parroco su Facebook aveva accusato la ragazza di "essersela cercata". Il segretario della Lega: "C'è del vero nelle parole di don Lorenzo". La Curia invece prende le distanze e affigge il suo comunicato davanti alla chiesa

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BOLOGNA - "Avrà pure usato una frase infelice don Lorenzo Guidotti, della quale ha fatto bene a scusarsi, ma nella sostanza ha perfettamente ragione nel denunciare la cultura dello sballo, e spiace che troppi abbiano cercato di fargli fare la fine del grillo parlante", dice Carlo Giovanardi, parlamentare di Idea Popolo e Libertà, riguardo al caso del prete che su Facebook si è scagliato contro la ragazza che ha denunciato uno stupro a Bologna ("Ti sballi e dovrei provare pietà?").

"Ricorderete infatti che il grillo parlante sgrida Pinocchio chiamandolo 'povero grulloncello' e gli pronostica o 'l'ospedale o la prigionè quando il burattino gli spiega di volere nella vita 'mangiare, bere, dormire, divertirsi  e fare dalla mattina alla sera la vita del vagabondo'. Ma alla fine la "morale della favola" è che "i veri amici di Pinocchio non erano i tanti  Lucignolo, che lo spingeva verso la rovina ma il fastidioso Grillo Parlante dalla cui parte mi schiero con convinzione".

"La mia solidarietà alla ragazza - dice Matteo Salvini, segretario della Lega - . Nella violenza non esiste la differenza tra sobri e ubriachi. Nelle parole del prete c'è anche un fondo di verità: evidentemente bisogna stare attenti a quello che si fa e a chi si frequenta. È un invito per tutti. Piazza Verdi a Bologna non è esattamente il salotto buono della città: se ci vai minorenne, ubriaca (e vorrei sapere cosa ne pensano i genitori) evidentemente non vai alla prima del teatro alla Scala".

Più severa dei due politici la Curia bolognese guidata dall'arcivescovo Zuppi, che ha preso le distanze e affisso il suo comunicato sul portone della Chiesa di San Domenico Savio:  "opinioni sue personali, che non riflettono in alcun modo il pensiero e la valutazione della Chiesa, che condanna ogni tipo di violenza". Il comunicato diffuso ieri dalla curia è stato affisso all'ingresso della Parrocchia di San Domenico Savio, di cui è parroco don Guidotti. Il profilo del sacerdote su Facebook intanto è sparito.