BOLOGNA - "Quello che ci ha fatto più male è il commento del parroco don Guidotti: lo andrò ad incontrare e gli dirò qual è la mia idea di un comportamento cristiano, molto diverso dalla sua. Mia figlia è stata vittima e va difesa, non solo da un prete. La colpa è di chi stupra, non di chi ne è vittima".
Lo ha detto, parlando con l'Ansa, la mamma della ragazza 17enne che a Bologna il 3 novembre ha denunciato una violenza sessuale, notizia commentata con un post su Facebook da don Lorenzo Guidotti ("Ti sballi e dovrei provare pietà?", una delle frasi). Il parroco si è scusato, ma oggi Salvini e Giovanardi lo hanno difeso.
"Mia figlia - ha detto ancora la madre della ragazza - ha subito una violenza in un attimo di grande difficoltà. A questo oltraggio si è aggiunto il commento di uno stormo di sciacalli". E ancora: "Alla gente, alla stampa, chiediamo: fermatevi. Abbiamo letto sulla nostra tragedia tante inesattezze e tanti giudizi trancianti che ci feriscono, quando nessuno, tranne noi, sa che cos'è successo".
La mamma della ragazza di 17 anni, che a Bologna ha denunciato di aver subito uno stupro, dopo una serata in piazza Verdi, lancia un appello chiedendo rispetto. "Siamo una famiglia di forti valori", ha detto.
Bologna, la mamma della ragazza violentata: "Le parole del prete ci hanno fatto male, lo incontrerò"
Dopo la frase di don Guidotti sulla 17enne ("Ti sballi e dovrei provare pietà?") parla il genitore: "La colpa è di chi stupra, non della vittima"