Bologna

Rimini, una faina impiccata a un albero davanti alla chiesa di Saludecio

Il ritrovamento risale a lunedì mattina. Accanto all'animale, che è stato verosimilmente avvelenato, un biglietto anonimo di minacce generiche. In novembre a Coriano era stata rinvenuta la carcassa di un lupo appesa alla pensilina dell'autobus. Sull'episodio indagano i Carabinieri: "Un gesto barbaro di crudeltà gratuita"

1 minuti di lettura
Una faina, presumibilmente avvelenata e poi impiccata ad un albero al centro di una rotatoria stradale, è stata trovata lunedì mattina a Santa Maria del Monte, una frazione di Saludecio, il borgo del Riminese ben conosciuto per il suo Ottocento Festival. Un passante ha prima avvisato la stazione locali dei Carabinieri, poi sul posto è intervenuta la Forestale, che ha prelevato l'animale, inviando la carcassa al servizio veterinario per un primo riscontro. Accanto alla carcassa della faina, spiega una nota del gruppo Carabinieri-Forestale, è stato rinvenuto "ben visibile anche ad occhio nudo, un biglietto anonimo con vaghe e generiche minacce". Secondo alcune testimonianze conterrebbe la frase "Il prossimo avrà due gambe". Il cadavere dell'animale e il biglietto anonimo sono stati posti sotto sequestro.

Stando ad un primo esame degli operatori intervenuti, la faina sembra uccisa con veleno e poi impiccata in strada sulla rotatoria che si trova proprio davanti ad una chiesa. Secondo la Forestale non vi sono collegamenti, al momento, con il ritrovamento lo scorso 4 novembre a Ospedaletto di Coriano, sempre nel Riminese, del lupo impiccato alla pensilina del bus, per cui le autorità avrebbero già denunciato il responsabile.

I militari stanno seguendo alcune tracce e valutando diverse ipotesi investigative: fondamentali in questo caso possono essere le testimonianze di chi avesse qualche particolare utile a individuare il colpevole del gesto.
A giudizio dei Carabinieri "l'uccisione della faina e il barbaro gesto di esporlo sulla pubblica via, emulando il recente caso del lupo di Coriano, rappresentano un ulteriore episodio molto preoccupante di illegalità e gratuita crudeltà verso la fauna selvatica su cui tutte le componenti dell'Arma stanno lavorando al fine di  individuare i colpevoli non scartando, al momento, alcuna ipotesi".