Bologna

Bologna, aggressione omofoba in pieno centro: denunciati due moldavi

Studente inglese insultato, pestato e derubato nell'indifferenza generale vicino via Indipendenza. Il Comune: "Bologna non è questo. Abbraccio simbolico di tutta la città alla vittima"

2 minuti di lettura
BOLOGNA - Aggressione omofoba in pieno centro: vittima uno studente inglese, sotto le due torri per l'Erasmus, insultato, picchiato (naso rotto e trauma cranico) e derubato  a due passi da via Indipendenza domenica sera, nell'indifferenza generale. I responsabili, due moldavi di 22 e 24 anni residenti in provincia, sono stati arrestati nel pomeriggio di giovedì.

Prima l'hanno insultato e gli hanno sputato addosso, poi quando ha cercato di allontanarsi uno di loro è sceso dalla macchina, l'ha rincorso e l'ha aggredito, fino a spaccargli il naso. Tutto per "avere l'aria da frocio", come gli hanno urlato addosso. E mentre era a terra sanguinante, gli hanno rubato lo zaino e il telefono che gli era caduto in strada. "Attorno era pieno di gente - ricorda lui - io gridavo aiuto ma nessuno mi ascoltava: è questa la cosa che mi ha sconvolto di più".

È successo in piazzetta San Giuseppe, tra via Galliera e via Indipendenza. Loro erano abbastanza giovani, visibilmente su di giri. Lui è un Erasmus inglese di vent'anni, arrivato a Bologna a febbraio per studiare lingue dall'University College di Londra. "Stavo mangiando una pizza seduto su una panchina prima di andare da un amico - racconta - . A un certo punto ho visto un'auto parcheggiata davanti a me e ho sentito qualcuno gridare: "Ehi, sei frocio?". Ho alzato la testa in automatico ma non ho reagito, di solito questi insulti è meglio ignorarli, si fermano alle offese. Ho fatto finta di non sentire per via della musica che veniva dall'auto, ma loro hanno insistito, hanno cominciato a prendermi in giro, gridavano: "Allora sei frocio? Ma perché sei frocio? Vuoi cinquanta euro per salire in macchina?". Poi gli hanno sputato addosso, una volta, due. Allora lui si alzato e si è diretto in via Galliera. Pensava fosse finita lì.

"Stavo per chiamare il mio amico e raccontargli quello che era successo quando ho sentito dei passi di corsa dietro di me. Uno dei ragazzi mi ha spinto contro un muro e nello spazio di sei secondi mi ha riempito di pugni, calci in testa, ha provato a infilarmi i pollici negli occhi. Quando mi sono rialzato mi ha trattenuto per lo zaino, così me lo sono sfilato per scappare. Poi ha guardato cosa c'era nel mio zaino e ha raccolto il mio telefono".

Si è alzato per cercare aiuto, ma niente. "Mi sarò avvicinato a sei o sette persone prima che una ragazza mi desse una mano, chiamando il 112. Dal centralino le hanno risposto che se l'aggressione era già conclusa non potevano intervenire, così sono andato dal mio amico, che mi ha portato al Sant'Orsola. Il giorno dopo ho denunciato tutto alla polizia".

Gli agenti della squadra mobile di Bologna, diretta da Luca Armeni, hanno individuato i due stranieri grazie all'analisi delle telecamere della zona e alla targa dell'auto (un'Audi 6) utilizzata domenica sera. Il 22enne e il 24enne sono stati denunciati per rapina aggravata e hanno ammesso le proprie responsabilità.


·IL SINDACO: "ABBRACCIO SIMBOLICO DALLA CITTA'"
"Al ragazzo inglese che ha subito un ignobile pestaggio nell’indifferenza generale va il nostro sostegno e l’abbraccio simbolico di tutta la città", scrivono in una nota il sindaco Virginio Merola e Susanna Zaccaria, assessore ai diritti Lgbt. "Vogliamo pensare a lui non come ad una vittima ma come a un nostro concittadino che ha scelto Bologna per i suoi studi, testimoniando la tradizione di una città aperta e accogliente. E’ vero, nessuna città è immune dall’omofobia e dal razzismo. Anche da questo episodio è arrivata una conferma, aggravata dal comportamento di chi non ha voluto prestare aiuto a questo ragazzo".

"Per questo, per ribadire che Bologna non è questo - aggiungono -, ci auguriamo che siano individuati al più presto gli autori e annunciamo che il Comune è pronto a costituirsi parte civile in un futuro processo che accerterà le responsabilità di questo fatto".