Bologna

Il marito della Kyenge: "Meglio se taceva, io ho votato Lega e M5S: Pd bollito"

Grispino interviene sul caso degli escrementi lanciati contro la loro abitazione: ripicca di un vicino e non odio razziale

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MODENA Lo "sterco-gate" di casa Kyenge si arricchisce di un'altra auspicabilmente ultima pagina. Razzismo o tensione tra vicini? L'ultimo capitolo lo scrive il marito dell'europarlamentare del Pd che al programma La Zanzara di Radio 24 ha dato la sua versione dei fatti: "Cecile poteva contare fino a cinque prima di parlare, a volte meglio stare zitti" ha detto Domenico Grispino, contraddicendo la moglie che aveva insistito sulla tesi dell'odio razziale.

"So bene chi è (il vicino che ha lanciato per ripicca gli escrementi contra casa Kyenge ndr) perché in un'occasione, dopo che ero uscito col cane, ero stato preso a maleparole - afferma il marito dell'europarlamentare - non porto nessuno in tribunale, ma ha esagerato. Sarà capitato due volte che non ho visto i 'pezzetti' perché Zibi è stitico e rialzandosi, forse, ha sporcato". Il gesto vandalico del vicino, "reo-confesso", era stato, secondo l'uomo, una reazione, stanco di trovare le deiezioni del cane dei Kyenge sul marciapiede. E il marito della Kyenge ha aggiunto un'altra considerazione politica che alla moglie non avrà fatto piacere:  "Il Pd è morto, è bollito. E ho votato Lega al Senato e M5s alla camera".

Intanto ieri il vicino è stato chiamato al comando della polizia municipale di Castelfranco e dovrà rispondere dell'articolo 639 del codice penale - deturpamento di cose altrui. L'uomo si è assunto infatti la responsabilità del gesto, uscendo allo scoperto pubblicamente ed è stato ricevuto al comando della municipale, dove gli è stato contestato l'imbrattamento. Nel pomeriggio è stato invitato a tornare con il proprio legale di fiducia.