Bologna

Bologna, i collettivi tornano in piazza contro "il Governo razzista e populista"

(lapresse)
Manifestazione mercoledì pomeriggio al Nettuno. Aderiscono Tpo, Labas, Vag61, Asia e Usb
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BOLOGNA - Tornano in piazza i centri sociali bolognesi, e mettono il governo nel mirino. "Salvini, Di Maio: la pacchia fatta di propaganda sulla pelle degli ultimi è finita", è il grido che lanciano per mercoledì 20 giugno. Una manifestazione (dalle 17 in piazza Nettuno) organizzata"per opporci al nuovo Governo giallo-verde nazional-sovranista, populista, razzista, reazionario, discriminatorio, liberista", come recita la nota diffusa dalle due sigle promotrici, Tpo e Labas.

"Il governo Salvini-Di Maio nelle sue prime dichiarazioni e nel suo 'contratto di Governo'- scrivono i due collettivi- esprime tutte le caratteristiche di un Governo che ridurrà i diritti e i processi democratici, porterà avanti politiche razziste e discriminatorie, aumenterà le diseguaglianze sociali, costruirà paradigmi escludenti e securitari'". Per Labas e Tpo "sono chiari i tratti anti-democratici, escludenti e razzisti del contratto di Governo".

Alla manifestazione aderisce intanto un altro centro sociale, il Vag61. "Tutto ciò che sta accadendo in questi giorni era maledettamente previsto e prevedibile. Il razzismo si è definitivamente istituzionalizzato". In piazza ci saranno anche Usb e Asia, "perché non abbiamo fiducia nell'azione politica di Governi (tanto questo quanto il precedente) che utilizzano il tema dei migranti in modo strumentale, senza in realtà cambiare per nulla le condizioni che generano parte dei flussi migratori e ne permettono lo sfruttamento".