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Varignana, scende in campo la Russia: ecco il grande Kozhukhin

Una star mondiale della classica al Festival sulle colline di Castel San Pietro

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BOLOGNA Inaugura venerdì 6 luglio la quinta edizione del Varignana Music Festival, il primo esempio in territorio bolognese di un resort di lusso che ha aperto le porte a un festival di musica da camera per tutti. La formula è sempre quella collaudata dal 2014, quando Musica Insieme cominciò a organizzare sulle prime colline di Castel San Pietro una rassegna di nomi internazionali, tutti conosciuti per aver suonato nelle più importanti sale del mondo. E anche l'edizione 2018 non smentisce il passato.

Dopo l'inaugurazione di venerdì, con il concerto di benvenuto dell'Orchestra e Coro del Varignana Music Festival diretti da Lorenzo Bizzarri, sabato 7 luglio alle 20 arriva subito il grande virtuoso russo Denis Kozhukhin (musiche di Mendelssohn, Grieg e Gershwin), primo di una serie di musicisti, molti della grande tradizione russa, che si alterneranno fino al 15 luglio. Insomma, la Russia scende in campo anche a Varignana...

Dopo Kozhukhin, che si esibirà anche il giorno successivo con Michael Barenboim, figlio violinista del direttore Daniel, il 9 luglio arriva il Coro Femminile del Teatro Comunale di Bologna con due rarità rossiniane: il Coro di ninfe rielaborato dall'opera “Armida” e il trittico “Fede, speranza e carità” per soprano, coro femminile e pianoforte, uno degli esempi più maturi dei “peccati di vecchiaia” cui Rossini si dedicò durante il suo quarantennale silenzio dalle scene teatrali.

Il Festival proseguirà con il grande pianista ucraino Antonii Baryshevskyi, rivelatosi nell'ultima stagione di Musica Insieme in un memorabile concerto al Teatro Manzoni. Con lui, il 13 luglio, si esibirà anche il Quartetto Prometeo, una delle formazioni quartettistiche più apprezzate in Italia nel mondo. Completano il florilegio di solisti i due violoncellisti italiani per eccellenza, Mario Brunello ed Enrico Bronzi, il pianista in residence di Musica Insieme Alexander Romanovsky, e il diciassettenne violinista Daniel Lozakovich, il più giovane tra i virtuosi del violino già affermati a livello mondiale. Quando inaugurò nel 2014, il Varignana Music Festival sembrava una scommessa al limite dell'utopia. Si trattava di convincere musicisti ospiti delle grandi stagioni internazionali a prendersi una settimana di vacanza o a interrompere i loro tour. La sfida è diventata però rapidamente una realtà, al punto che ogni anno le dimensioni del resort e del suo Festival crescono in numero di giorni, di concerti e di artisti coinvolti. Quest'anno saranno dieci giorni senza sosta, proprio come un festival in città, ma guardando la pianura dall'alto.