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Diecimila al Gay Pride al via col bacio Lepore-La Torre

Il corteo in marcia dai Giardini. Forza Nuova spedisce a Merola vestiti da donna

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BOLOGNA Un fiume di magliette rosse e arcobaleno ha "invaso" le strade di Bologna, per il Gay Pride, aperto da un plateale bacio di solidarietà tra l'assessore comunale Matteo Lepore e la legale dei diritti lgbt, Cathy La Torre, entrambi minacciati di morte su Facebook più volte nei giorni scorsi.

Circa diecimila persone si sono messe in marcia poco dopo le 16.30 per un Bologna Pride che quest'anno, oltre a rivendicare i diritti Lgbtq, ha aderito all'appello promosso da Libera, Arci, Anpi e Legambiente "contro le politiche razziste di immigrazione del nostro Paese". Per questo c'erano tante magliette rosse, per ricordare i migranti morti in mare e accendere i riflettori su quella che Don Ciotti ha definito "l'emorragia di umanità che è in corso nel nostro Paese".

Bologna Pride: le immagini più curiose

In corteo, anche il sindaco Virginio Merola, la senatrice del M5S Michela Montevecchi, lo storico attivista ed ex parlamentare gay Franco Grillini, accanto a Lepore e La Torre: l'avvocata nell'ultimo mese è stata minacciata di morte tre volte su Facebook. "Sono dovuta venire con la Digos - ha spiegato - oggi mi sento sicura, è negli altri giorni che mi sento privata della mia libertà. Mi vogliono contenere, ma non ci riusciranno e porterò sempre avanti le mie battaglie".

"Rispondiamo con queste magliette di speranza - ha detto Lepore - alla paura che Salvini e il governo vogliono metterci addosso".
Venerdì  Forza Nuova ha spedito al Sindaco Merola (e pubblicizzato su Facebook "la provocazione") un pacco con tacchi a spillo e indumenti intimi femminili  da indossare oggi:  "Invitiamo il sindaco Virginio Merola  - hanno scritto i fascisti - ad indossare questi indumenti femminili in modo da potersi sentire a proprio agio durante la parata del Gay Pride di Bologna del 7 luglio".
Il "regalo" di Forza Nuova al Sindaco Merola 
"Non voglio commentare - ha detto Merola - così non va sui giornali ma finisce nelle fogne". "Love is the answer". È il cartello che tiene stretto tra le mani Merola. "La comunità gay sta interpretando un sentimento molto forte, ovvero che non bisogna dimenticarsi - ha detto il primo cittadino - che ci sono delle persone che muoiono affogate e l'atteggiamento non può essere quello del nostro governo. Bisogna saper accogliere, integrare, e tenere presente che la vera forza è in questa risposta".

Gay Pride: "Rossi di rabbia"