Bologna

Due agosto, Bologna ricorda 38 anni dopo: la cronaca della commemorazione

(eikon)
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Ore 11.55 ZUPPI: GIUSTIZIA DIVINA SUI COLPEVOLI
L'arcivescvovo di Bologna Matteo Maria Zuppi ha celebrato la messa in memoria delle vittime nella chiesa di San Benedetto in via dell’Indipendenza: “La complicità, l’indifferenza, le omissioni, le convenienze personali aiutano il male a provocare la morte degli uomini". Zuppi ha richiamato nella sua omelia l’ira profetica di Giovanni Paolo II contro i mafiosi: “Verrà il giudizio di Dio”. “Con la stessa fermezza lo ripetiamo oggi per i responsabili della strage e per quanti sanno.“Lo dissi l’anno scorso, lo ripeto: mi rivolgo a coloro che hanno le mani sporche di sangue e a coloro che sono responsabili di quel sangue alla stazione, sull’autobus 37: non portate questo peso, fatelo per voi, per guardarvi ancora in faccia altrimenti rimarrete solo uomini e donne che scappando dalla giustizia scappano da se stessi””


Ore 11.37 CONTE: SEMPRE AL VOSTRO FIANCO
"Bologna, #2agosto 1980. Il pensiero va alle 85 vittime della strage di 38 anni fa e ai familiari che attendono ancora risposte. Saremo sempre al loro fianco nella ricerca della verità. Lo dobbiamo a loro e a noi tutti". Così il premier Giuseppe Conte su Twitter

Ore 10.47 APPLAUSI A FICO: LO STATO ORA C'E'
L'intervento dal palco del presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, che ha promesso il proprio impegno personale per la ricerca della verità e ha citato nel suo discorso anche Giulio Regeni, è stato applaudito dalla piazza.
"A settembre vorrei organizzare con tutte le vittime una riunione operativa con la Camera, per capire come muoverci nel modo migliore. Lo vorrei dire da qui ed è l'unica promessa che vi faccio. E che come terza carico dello Stato ci sono al 100% e non arretrerò mai di un passo".

"La promessa - ha detto Fico - è di esserci fino in fondo. Vi ringrazio per questa forza e per questa ricerca di verità". E' proprio grazie ai familiari delle vittime, ha detto in un altro passaggio, se lo Stato si è potuto sostenere dove è mancato totalmente. Se l'Italia oggi riesce ancora a dirsi Stato è perché ci sono persone che hanno lottato e resistito e cercato giustizia e verità senza sosta. Non smetterò mai di ringraziarli

"Oggi i fascismi possono essere di tanti tipi e vanno tutti combattuti" ha aggiunto a margine, replicando su sollecitazione dei giornalisti alle parole del sindaco Merola.

Ore 10.36 MEROLA: DITELO AI BOLOGNESI CHE NON C'E' PIU' FASCISMO
Il sindaco di Bologna Virginio Merola dal palco: "Ho ripetuto la parola fascista, perché esiste la verità storica, sono esistite ed esistono forze nazifasciste ed è esistito e esiste l'antifascismo e la sua necessità presente e futura. A chi sottovaluta e cerca di ridurre a episodi isolati le recrudescenze fasciste, antisemite e razziste nel nostro Paese e in Europa diciamo in modo chiaro e fermo, e come sindaco mi sento un po' umiliato nel doverlo dire: ditelo ai familiari delle vittime del 2 agosto e ai bolognesi, guardandoli in faccia, senza la scorciatoia dei social network, che non esiste più il problema del fascismo"

Ore 10.34 FRATELLI ITALIA: NON FU STRAGE NERA. BAGARRE IN SENATO
La verità non si "è  ancora affermata. I veri colpevoli non sono stati ancora condannati. Bisognerebbe avere il coraggio di dire che i giudici a Bologna sono sempre stati prigionieri di logiche idelogiche-giudiziarie con lo scopo non di ricercare la verità  ma di riuscire, a tutti i costi, ad arrivare alla conclusione che la matrice fosse nera per ragione di Stato". Sono le parole delle deputata di Fdi Paola Frassinetti, che hanno provocato la protesta forte di una parte dell'aula della Camera. "Bisognerebbe avere lo stesso coraggio del presidente Cossiga  quando nel 1991 ebbe l'onestà di ammettere che si era sbagliato e che la strage non era addebitabile ad ambienti di estrema destra chiedendo anche scusa. Anche il nuovo processo iniziato a Bologna in corte di Assise a marzo è un'altra occasione perduta. Invece di approfondire la pista che porta a verificare l'ipotesi dell'esistenza di una ritorsione del terrorismo palestinese...".

Una sentenza passato in giudicato ha stabilito "la mano fascista di quella strage. Non e' consentito, non solo a loro, ma neanche a lei, permettere che quelle sentenze siano infangate". Lo dice il deputato Pd Emanuele Fiano, intervenendo in aula dopo le parole della deputata Fdi Paola Frassinetti.

"Una bagarre alla Camera indegna della commemorazione delle vittime del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna: Pd e Fratelli d'Italia iniziano ad urlare ed interrompere la seduta quando viene chiesto di desecretare gli atti per fare chiarezza; prima richiami impliciti al fascismo poi Fiano che urla fascismo...". Cosi' Gianluca Vinci, segretario della nazione 'Emilia' della Lega e deputato della Lega

Ore 10.30 SARTI (M5S): STRAGE FASCISTA
 "Sappiamo che fu una strage fascista, ma non conosciamo ancora i mandati". Lo dice la deputata M5s Giulia Sarti, ricordando in aula le vittime della strage di Bologna.

Ore 10,25 IL FISCHIO DEL TRENO
Come sempre alle 10.25 tre fischi di un locomotore dal binario uno hanno dato il via al minuto di silenzio, al termine del quale è seguito il lungo applauso della piazza. Sindacati di base e centri sociali hanno poi abbandonato la piazza.

Ore 10.23: IL GRIDO DELLA PIAZZA: "ORA E SEMPRE RESISTENZA"
In piazza Medaglie d'Oro al termine del discorso di Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazioni tra i Famigliari delle Vittime, da una parte della piazza si è levato il grido "Ora e sempre resistenza".

Ore 10.21 BOLOGNESI
Dal nuovo processo al Nar Gilberto Cavallini potrebbero arrivare "ulteriori verita'" sui mandanti della Strage di Bologna. È l'auspicio del presidente dell'associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto, Paolo Bolognesi. "Siamo convinti che il nuovo dibattimento possa aprire uno squarcio di ulteriore verità e permetta di risalire più in alto nelle responsabilita'", afferma Bolognesi dal palco di piazza Medaglie d'oro. Quanto a Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, condannati come esecutori della Strage della Stazione, "nonostante i numerosi ergastoli, sono in liberta' da anni, premiati, in una logica ricattatoria per il loro silenzio".

Ore 10.17 FICO: FAREMO LUCE
"Bologna ha sempre dato una dimostrazione di grande solidarietà  ed è una citta' che ha sofferto e soffre questa terribile strage, ed è una ferita che rimarrà aperta fino a quando non si farà piena luce su tutto e fino ad allora non potremmo dire di essere tutti italiani fino in fondo". Lo sottolinea il presidente della Camera, Roberto Fico, giunto a Bologna per partecipare alla cerimonia di commemorazione della strage del 2 agosto 1980. E in particolare evidenzia che mantenere fede agli impegni e rispondere coi fatti alle istanze dei parenti delle vittime è "senza alcun dubbio è l'unico modo in cui politica nazionale e Istituzioni possono rispondere". Nello specifico, "con la declassificazione dei documenti, il versamento documenti" e facendo "piena luce su tutto ciò  che è  possibile".

"Il messaggio è che lo Stato c'è, ci deve essere al 100% e non come spesso è accaduto in questi 30 anni"

Ore 9.41 IL BUS 37 IN CORTEO
"Bologna non dimentica": dietro lo striscione che apre la manifestazione, seguito dai gonfaloni e dalle autorità,è  partito da Piazza Maggiore il corteo di commemorazione per il 38esimo anniversario della strage di Bologna del 2 agosto 1980, lungo via Indipendenza per poi arrivare in piazzale Medaglie D'Oro.
Nell'ultima parte del corteo l'autobus della linea 37, matricola 4030, emblema della strage. Il bus 37, la mattina dello scoppio della bomba alla stazione, si trasformò in un improvvisato pronto soccorso mobile, e in un vero e proprio carro funebre per le vittime innocenti dell'attentato facendo la spola, fino a notte fonda, dalla stazione all'obitorio.

Ore 9.35 MATTARELLA: ANCORA ZONE D'OMBRA
"I processi giudiziari sono giunti fino alle condanne degli esecutori, delineando la matrice neofascista dell'attentato. Le sentenze hanno anche individuato complicità e gravissimi depistaggi. Ancora restano zone d'ombra da illuminare. L'impegno e la dedizione di magistrati e servitori dello Stato hanno consentito di ottenere risultati che non esauriscono ma incoraggiano l'incalzante domanda di verità e giustizia". Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio per l'anniversario della strage di Bologna.

 "Sono trascorsi trentotto anni dalla tremenda Strage di Bologna - scrive il presidente - che straziò 85 vite innocenti, con indicibili sofferenze in tante famiglie, ferendo in profondità la coscienza del nostro popolo. Il tempo non offusca la memoria di quell'attentato, disumano ed eversivo, che rappresentò il culmine di una strategia terroristica volta a destabilizzare la convivenza civile e, con essa, l'ordinamento democratico fondato sulla Costituzione. L'orologio della stazione, fissato sulle 10 e 25, è divenuto simbolo di questa memoria viva, di un dovere morale di vigilanza che è parte del nostro essere cittadini, di una incessante ricerca della verità che non si fermerà davanti alle opacità rimaste. Fu un'esplosione devastante, per la città di Bologna e per l'intera Repubblica. Morirono donne e uomini, bambini e adulti. Bolognae l'Italia seppero reagire, mostrando anzitutto quei principi di solidarietà radicati nella nostra storia. Il popolo italiano seppe unire le forze contro la barbarie. Di fronte alle minacce più gravi, le risorse sane e vitali del Paese sono sempre state capaci di riconoscere il bene comune: questa lezione non va dimenticata. I processi giudiziari sono giunti fino alle condanne degli esecutori, delineando la matrice neofascista dell'attentato. Le sentenze hanno anche individuato complicità e gravissimi depistaggi. Ancora restano zone d'ombra da illuminare. L'impegno e la dedizione di magistrati e servitori dello Stato hanno consentito di ottenere risultati che non esauriscono ma incoraggiano l'incalzante domanda di verità e giustizia. L'azione generosa che l'Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage ha svolto negli anni, e continua a svolgere, costituisce una preziosa energia che riesce a propagarsi nella società e nelle istituzioni. Desidero rinnovare il mio sentimento di vicinanza ai familiari delle vittime e rivolgo un ringraziamento ai bolognesi e a tutti coloro che continuano a onorare il ricordo delle vittime con civismo e passione democratica. Proprio il senso di comunità, che i terroristi volevano spezzare, è la garanzia che non prevarrà la cultura di morte".

Ore 9.14 MARTINA: LAVORIAMO ASSIEME
Il segretario nazionale del Pd Maurizio Martina ai giornalisti: "Si può lavorare tutti assieme per raggiungere la verità. Si vada avanti sul solco di quanto in parte fatto. Penso alla direttiva Renzi che deve essere attuata. Siamo qua per sostenere la memoria e rinnovare la volontà dell'impegno'

Ore 8.57 BONAFEDE: FATTI NON PAROLE
Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede applaudito al suo primo passaggio : “Per me è incredibile che dopo che lo Stato si è dimostrato negligente per 38 anni i famigliari dimostrino ancora di voler credere nello Stato, dando una lezione di civiltà che la politica non ha mai dato. Non saranno le mie parole di adesso a rassicurarvi, saranno i fatti a dirvi che vi siamo vicini nella ricerca della verità”.

"Questa non è la vostra battaglia personale - prosegue il Guardasigilli -  ma una sfida cruciale per lo Stato. Vi ringrazio per la vostra attività, nonostante le delusioni e i colpevoli ritardi. Vogliamo che possiate tornare a credere nello Stato. Il tempo per le parole è finito: abbiamo siglato protocollo per la digitalizzazione dei fascicoli, tutti gli atti sulle stragi saranno accessibili. Per farlo coinvolgeremo anche i detenuti”.

A proposito dei risarcimenti: “Porremo rimedio alle questioni applicative della legge rimaste in sospeso. Vi garantisco che l’impegno del governo è serio e concreto, tornerò a Bologna nei prossimi mesi a incontrarvi”

Ore 8.46 BOLOGNESI AL MINISTRO: NON PROMETTA A VUOTO ANCHE LEI
Paolo Bolognesi
, presidente dell'Associazione dei famigliari delle vittime, si rivolge al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: “In questa sala, signor ministro, lei è la prima volta che viene qua, c’è la rappresentazione plastica delle stragi che hanno colpito il Paese, delle sofferenze di quegli anni. Siamo usciti da questa sala sempre con tante promesse non tutte attuate. Le faccio l’elenco: risarcimenti, la legge 2004 deve essere ancora completata. Il burocratese è per noi calvario, ti rispondono sempre: occorre l’interpretazione autentica della legge”, che vuol dire attendere un’altra legge”. I familiari applaudono. Poi sulla desecretazione delle carte sulle stragi, Bolognesi incalza: “i parenti delle vittime sono gli unici che vogliono che sia applicata la direttiva Renzi”.

Bolognesi cita il processo in corso all’ex Nar Cavallini e l’indagine sui mandanti. E ancora attacca, facendo scattare un altro applauso dai parenti, sui terroristi che ricostruendo i fatti “raccontano della gran falsità: questo è un andazzo che non può continuare. È venuto fuori di tutto, anche la pista palestinese, ci mancava solo la favolina dei fratelli Grimm”

"Caro ministro", conclude Bolognesi, “se lei qui promette qualcosa lo mantenga altrimenti glielo diremo in modo molto pesante come abbiamo fatto con chi è venuto prima di lei”

Ore 8.36 MEROLA: CLIMA FAVOREVOLE ALLA VERITA'.
Il sindaco di Bologna Virginio Merola ai familiari delle vittime: "Benvenuti, Bologna vi accoglie. Sento che si sta creando un clima che ci aiuterà sempre di più ad arrivare ai mandanti"

Ore 8.20 DELL'ORCO: SVELERO' LE OMBRE
Michele Dell'Orco, nuovo sottosegretario ai Trasporti del Governo giallo-verde, si e' messo a caccia di documenti che possano aiutare a trovare la verità sulla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. "Mi sono attivato all'interno del ministero per reperire qualsiasi atto che potesse riguardare i fatti della strage di Bologna e quella stazione distrutta. Ho chiesto conto a tutte le direzioni competenti del ministero di eventuali fascicoli e documenti, senza trovare alcunché", racconta lo stesso Dell'Orco su Facebook spiegando che la sua 'indagine' non si ferma certo qui. "Su mia spinta è stata quindi avviata, con estrema urgenza, una nuova ricognizione presso gli archivi della Direzione generale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e presso il gruppo Fs. Ho chiesto di andare oltre la cosiddetta direttiva Renzi (che ha disposto la desecretazione di atti e documenti relativi a stragi e attentati, ndr), ampliando la ricerca non solo agli atti classificati, ma a qualsiasi atto del ministero delle Infrastrutture in merito alla stazione di Bologna, compresi eventuali documenti collegati alla ricostruzione". Il sottosegretario pentastellato ha anche chiesto di avere "i nominativi di chi sara' incaricato di effettuare la ricognizione. Seguiro' personalmente la vicenda con l'intento di svelare le troppe ombre che ancora si addensano su quella strage"

Ore 7.25 FICO C'E'
Anche il presidente della Camera, Roberto Fico, sarà presente sul palco della stazione per le cerimonie del 38/o anniversario della Strage del 2 agosto 1980. Lo ha annunciato il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime dell'attentato, Paolo Bolognesi, appena arrivato a Palazzo D'Accursio dove si tiene la prima parte della commemorazione, con gli interventi del sindaco  Virginio Merola, dello stesso Bolognesi e del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.