13 dicembre 2017 - 12:09

Abusi nella palestra: maestro
di karatè verso il rinvio a giudizio

Il maestro di karate 43enne è accusato di violenza sessuale di gruppo, prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico

shadow

Concluse le indagini, il pm Ambrogio Cassiani ha presentato la richiesta di rinvio a giudizio per il 43enne maestro di karate, accusato di violenza sessuale di gruppo, prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico. Il fascicolo d’indagine contiene i drammatici racconti delle sei vittime, alcune delle quali minorenni, episodi iniziati nel 2008 che si sono ripetuti fino a pochi mesi fa tra le mura della palestra in cui insegnava arti marziali il 43enne.

L’inchiesta scattata grazie alla denuncia di una ragazza

Il «maestro» era finito dietro le sbarre a ottobre e ora è detenuto nel carcere di Pavia. Il Gip aveva accolto la richiesta di arresto da parte della Procura che lo descrive «senza freni inibitori e senza rispetto per la vita altrui. Ha dimostrato di essere avvezzo all’uso della violenza e della prepotenza e di farvi ricorso con assoluta disinvoltura». L’inchiesta era scattata dopo la denuncia di una delle ragazze (all’epoca dei fatti 12enne) che avevano subito le morbose attenzioni del 43enne. E poi, nel corso delle indagini, altre allieve avevano trovato il coraggio di denunciare. Secondo quanto ricostruito, ognuna delle vittime veniva plagiata e convinta di essere la fidanzata del maestro. I loro racconti hanno permesso di risalire anche ad altri tre uomini con i quali il 43enne consumava violenze di gruppo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT