14 dicembre 2017 - 11:51

Incontri neofascisti, è polemica: «Impedire utilizzo di spazi pubblici»

Forza Nuova prenota spazi comunali e CasaPound invita i sindacati a parlare di lavoro, Mobilitazione di Anpi e Fiamme verdi: una delibera per vietare sale pubbliche

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Il Comune di Brescia deve approvare al più presto una delibera «che impedisca l’utilizzo di spazi pubblici a organizzazioni neonaziste, neofasciste o che facciano aperto riferimento a tesi razziste e violente incompatibili con i valori della Costituzione». A chiederlo sono Anpi e Fiamme verdi: l’appello arriva in concomitanza con l’annuncio del dibattito — in programma questa sera nella sala civica di via Rampinelli — promosso da Ordine Futuro, rivista riconducibile all’organizzazione di estrema destra Forza Nuova.

Il caso di Mompiano

Nei giorni scorsi le due associazioni partigiane avevano già incontrato il sindaco per chiedere una regolamentazione delle sale pubbliche, una richiesta che si collega ed è in linea con quella annunciata nei giorni scorsi dalla consigliere comunale di Al lavoro con Brescia Francesca Parmigiani. «L’evento promosso da Ordine Futuro a Mompiano suona quasi come una provocazione — osserva la consigliera comunale —. Sarà casuale ma era stato proprio il Consiglio di Quartiere di Mompiano a esprimermi solidarietà dopo le critiche e gli insulti subiti per la mia proposta. Anche perché, di solito, Forza Nuova i libri li presenta nelle sue sedi, non in spazi pubblici». Proprio martedì Francesca Parmigiani (insieme a Donatella Albini) ha intanto formalizzato la proposta di delibera nella quale si chiede di allegare alla domanda di occupazione di spazi e aree pubbliche una dichiarazione nella quale il richiedente si riconosce nei principi costituzionali, non professa e non fa propaganda di ideologie neofasciste. «La proposta di delibera è stata inviata a tutti consiglieri comunali di maggioranza e opposizione — sottolinea —. Attendiamo fino a domani sera (oggi, ndr) per eventuali condivisioni del testo e poi protocolleremo la proposta di delibera». Arriveranno queste adesioni? «Lo spero proprio, come si può leggere nella proposta non stiamo proprio chiedendo nulla di strano, ci richiamiamo semplicemente a quanto previsto dalla Costituzione e alle leggi vigenti. Peraltro la proposta è del tutto simile ad atti o delibere che numerose amministrazioni comunali, come ad esempio, Torino, Siena, Milano, Bologna, hanno approvato o stanno per approvare»

Casapound invita i sindacati

Per cui, osserva, si augura che almeno nell’area della maggioranza Pd (ma non solo) di consiglieri disposti a sostenere la delibera ve ne siano più d’uno. «Alla Camera — ricorda — è anche in discussione la proposta di legge Fiano». Ad ogni modo la proposta di modifica del regolamento verrà protocollata entro domani e a gennaio potrebbe quindi già approdare in commissione. Intanto, se Forza Nuova organizza incontri in sale pubbliche attraverso la rivista d’area, CasaPound utilizza i propri spazi in via Costalunga (sede della «Barricata») invitando i sindacati confederali a discutere di lavoro. L’incontro è annunciato per domani ma i sindacati fanno sapere che non hanno alcuna intenzione di parteciparvi: «CasaPound — scrivono Cgil, Cisl e Uil di Brescia in una nota —, nelle dichiarazioni e ancor più nelle pratiche, è ben lontana dai valori dell’antifascismo e della Costituzione italiana nata dalla Resistenza. Per tali motivi abbiamo comunicato a tale associazione che non parteciperemo ad alcun incontro con i loro rappresentanti». Per i sindacati l’invito fatto da CasaPound è peraltro chiaramente strumentale, con lo scopo «di avere visibilità e tentare di accreditarsi come un soggetto politico come tanti».

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