21 dicembre 2017 - 12:57

Miracolo riconosciuto: papa Paolo VI sarà santo nel 2018

Manca ora solo l’annuncio di Papa Francesco, ma si ipotizza che la cerimonia in piazza San Pietro a Roma potrebbe essere a ottobre 2018. Papa Montini era stato proclamato beato il 19 ottobre 2014

Paolo VI Paolo VI
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La voce negli ambienti curiali è insistente: papa Paolo VI sarà santo nel 2018. Da quanto trapela dalla Diocesi di Brescia, nei giorni scorsi il Vaticano ha riconosciuto ufficialmente il miracolo per intercessione di papa Montini. Secondo la Chiesa, la piccola Amanda, sopravvissuta nel grembo materno per alcuni mesi nonostante la rottura della placenta, è venuta alla luce grazie all’intercessione di Paolo VI. Manca ora solo l’annuncio di papa Francesco: nella sua agenda, ufficialmente, non c’è ancora una data, ma si pensa che la cerimonia in piazza San Pietro a Roma potrebbe essere a ottobre 2018. Papa Montini era stato proclamato beato il 19 ottobre 2014.«Dopo i medici e i teologi resta ancora qualche passo da fare: il passaggio nella commissione dei cardinali, l’approvazione di papa Francesco e il concistorio con l’annuncio ufficiale» scrive la Voce del Popolo.

Il miracolo

Amanda è nata all’ospedale di Legnago il 25 dicembre 2014, alla fine di una gravidanza durata solo 26 settimane. Alla madre, i medici avevano consigliato di abortire: i rischi di sopravvivenza suoi e della bambina erano troppo alti. Una conoscente le aveva consigliato di andare al santuario della Madonna delle Grazie di Brescia, davanti alla reliquia di Paolo VI, «il papa che guarisce i bimbi non ancora nati». La madre di Amanda ha seguito il consiglio: è tornata a Verona con l’immagine di Paolo VI stretta al cuore, e la bambina è venuta al mondo a Natale. «Questa nascita non si spiega coi normali canoni della scienza», dissero allora i medici. Per tutti i devoti, invece, Amanda era il «miracolo» del beato Paolo VI.

L’impegno del papa

Papa Montini è indubbiamente tra gli ispiratori di papa Francesco. È stato al timone della Chiesa tra il 1963 al 1978, anni duri e difficili per l’Italia e per il mondo e lui fu uno dei protagonisti principali. Erano gli anni del terrorismo, delle Brigate Rosse. Fu il primo papa del Novecento a varcare i confini italiani. Dopo 2000 anni fece sì che Pietro tornasse in Terra Santa. Viaggiò in Africa, America, Oceania e Australia, Asia, fin quasi alle porte della Cina. Fu il primo Pontefice a tenere un discorso alle Nazioni Unite, a New York parlò lunedì 4 ottobre 1965, con quel «Mai più la guerra» che molti ricordano in francese, la lingua con cui lanciò l’accorato invito: «Jamais plus les uns contre les autres, jamais, plus jamais». Memorabile è stata la sua lettera inviata alla Brigate rosse per chiedere la liberazione di Aldo Moro e il suo grido d’aiuto a Dio durante l’omelia ai funerali del segretario della Dc. Nella lettera, rivolta ai terroristi: «Io scrivo a voi, uomini delle Brigate Rosse: restituite alla libertà, alla sua famiglia, alla vita civile l’onorevole Aldo Moro, uomo buono ed onesto, che nessuno può incolpare di qualsiasi reato, o accusare di scarso senso sociale e di mancato servizio alla giustizia e alla pacifica convivenza civile». E ancora: «E vi prego in ginocchio, liberate l’onorevole Aldo Moro, semplicemente, senza condizioni».

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