Milano, 14 novembre 2017 - 09:30

Sesso con minori, dimezzata la pena
per il 57enne sieropositivo

Il sostituto procuratore generale aveva chiesto 4 anni e 8 mesi: al termine del processo in appello il collegio (presidente Maria Paola Borio) ha deciso per 3 anni e 4 mesi. La metà esatta. «Siamo soddisfatti» commenta uno dei difensori, l’avvocato Enzo Bosio

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Come in primo grado, anche stavolta non era in aula. E a comunicargli il verdetto sono stati i suoi legali. Pena dimezzata e un sospiro di «sollievo» (per quanto vale in questi casi) a carico di Claudio Tonoli, 57enne sieropositivo di casa a Collebeato, che in marzo era stato condannato a 6 anni e 8 mesi per prostituzione minorile e adescamento di minori.

Il sostituto procuratore generale aveva chiesto 4 anni e 8 mesi: al termine del processo in appello il collegio (presidente Maria Paola Borio) ha deciso per 3 anni e 4 mesi. La metà esatta. «Siamo soddisfatti» commenta uno dei difensori, l’avvocato Enzo Bosio. Che subito annuncia: «Ricorreremo certamente in Cassazione comunque». E se per capire la quantificazione della pena bisognerà aspettare le motivazioni, chiaro è che «parte dell’appello sia stato accolto, con la richiesta di derubricazione del reato di sfruttamento» che ha portato a far cadere «l’ipotesi più grave di prostituzione minorile». Delle due ipotesi di reato a carico di Tonoli, insomma, ha prevalso la minore. Sieropositivo da un paio di anni, Tonoli era finito al centro di due distinte inchieste, accusato di aver consumato rapporti sessuali non protetti pur sapendo di essere affetto da Hiv mettendo quindi a rischio la salute dei ragazzini: ma già al termine del procedimento in primo grado era caduta l’accusa di «tentate lesioni». Per i periti il contagio era pressoché impossibile.

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