6 aprile 2018 - 09:00

Brescia, bambina di 4 anni muore
di otite dopo la visita in due ospedali

Da un mese aveva febbre e mal di orecchio. I genitori l’avevano portata all’ospedale di Manerbio e alla Poliambulanza dove però non era stata ricoverata. La procura apre un’inchiesta. Il ministro Lorenzin invia una task force. La piccola è arrivata giovedì in gravi condizioni agli spedali civili. Morta per un ascesso alla fossa cranica posteriore.

di Lilina Golia e redazione online

La famiglia Zacco: papà Mattia, mamma Alessandra e la piccola Nicole di 4 anni La famiglia Zacco: papà Mattia, mamma Alessandra e la piccola Nicole di 4 anni
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Le conseguenze di un’otite hanno portato alla morte una bimba di 4 anni. A nulla è servito il prodigarsi dei medici della Rianimazione pediatrica dell’ospedale Civile di Brescia per salvarla. La piccola Nicole, residente a Gottolengo, nella Bassa Bresciana, con la famiglia, da oltre un mese aveva febbre, lamentava mal di testa e un forte fastidio all’orecchio. Il dolore poi si era diffuso al collo. Mamma e papà, preoccupati si erano prima rivolti all’ospedale di Manerbio e poi alla Casa di cura Poliambulanza. In entrambe le occasioni, però, i medici non avevano ritenuto necessario il ricovero. Ma, visto il peggiorare della situazione, i genitori si sono rivolti giovedì agli Spedali Civili, dove la bimba è arrivata già in condizioni disperate. L’infezione era in stato avanzato tanto da aver dato origine a un ascesso alla fossa cranica posteriore, che è stato letale. Fonti sanitarie specificano e chiariscono che «non è stata necessaria alcuna profilassi in quanto l’infezione non è contagiosa».
Sulla pagina Facebook dellaScuola dell’Infanzia di Gottolengo, dove la vittima viveva con i genitori, molto legati alla parrocchia e alla scuola stessa, è stato postato un ricordo della bimba con la scritta: «Ciao, piccolo angioletto». Anche il sindaco Giacomo Massa ricorda con grande dolore la piccola, che aveva incontrato al mercato sabato insieme al padre. Non è ancora stata fissata la data dei funerali. Ma si dovrà attendere l’autopsia, fissata per lunedì. I genitori hanno però dato l’assenso al prelievo degli organi.

LA PROCURA APRE UN’INCHIESTA
La Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta sulla morte della bambina. Lunedì sarà eseguita l’autopsia. Al momento non ci sono indagati e il sostituto procuratore Claudia Moregola sta analizzando il percorso della bambina che in un mese e mezzo è stata visitata dai medici dell’ospedale di Manerbio, da quelli della Clinica Poliambulanza e infine ricoverata sabato scorso agli Spedali Civili dove è morta nella tarda serata di giovedì 5 aprile.

IL MINISTRO INVIA GLI ISPETTORI
A seguito di quanto riportato dagli organi di informazione il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha disposto l’invio della task force presso le strutture coinvolte per accertare quanto accaduto. Della Task force fanno parte, tra gli altri, esperti dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), carabinieri del Nas e ispettori del Ministero della Salute.

ASST DEL GARDA: DISPOSTE VERIFICHE INTERNE
«La piccola Nicole è stata visitata presso il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Manerbio il 30 marzo scorso. Non conoscendo quanto accaduto nei giorni successivi, nel rispetto del dolore dei famigliari, restiamo in attesa delle conclusioni medico legali e delle risultanze della verifica interna già disposta dalla Direzione Aziendale». Lo rende noto l’ufficio stampa dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale del Garda parlando del caso della piccola deceduta per un’otite degenerata agli Spedali di Brescia.

LA NOTA DEGLI SPEDALI CIVILI
«Nonostante inizialmente la paziente apparisse vigile e collaborante, con parametri vitali nella norma, l’esecuzione delle indagini neuroradiologiche documentava purtroppo la presenza di un grave ascesso cerebellare», quindi al cervelletto, «e di conseguenza, nella mattinata di domenica 1 aprile, la bambina è stata sottoposta ad un intervento neurochirurgico di evacuazione dell’ascesso e posizionamento di derivazione ventricolare esterna». È quanto si legge in una nota degli Spedali Civili, che aggiungono: «Purtroppo, nei giorni successivi, il quadro neurologico ha continuato a rimanere di estrema gravità ed ha portato al decesso della piccola paziente. Con un gesto di grande generosità, i genitori hanno deciso di donare gli organi della loro bimba a scopo di trapianto».
L’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera ha ricordato che «Su mio mandato e del direttore generale al Welfare l’Ats di Brescia ha già istituito una Commissione di verifica composta da esperti clinici e gestionali che dovrà accertare la correttezza delle procedure effettuate dal personale medico dal momento della presa in carico della piccola».

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