19 febbraio 2018 - 09:40

Un tango per il Papa: la banda
di Orzinuovi suona in Vaticano

Niente classici ma l’intrigante «Libertango» del maestro argentino Piazzolla

di Costanzo Gatta

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La banda di Orzinuovi è formata dai più giovani musicisti d’Italia. Parla l’anagrafe. Tutti fra i 13 ed i 24 anni i 55 componenti. Se questo è un primato, il 7 aprile, se ne aggiungerà un altro. Suoneranno in Vaticano per papa Bergoglio. Niente classici ma l’intrigante «Libertango» del grande Astor Piazzolla, argentino come il pontefice.
Nessun vincolo, ha fatto sapere don Marco Mori, responsabile della Pastorale giovanile della Diocesi e coordinatore del viaggio dei bresciani - che sono stati ammessi all’udienza con Marco Galli, presidente della banda - per attenersi al cerimoniale aveva chiesto cosa dovessero suonare. Risposta: «Il Papa apprezza qualsiasi genere di musica».

Un invito a nozze per Giancarlo Locatelli, musicista affermato, ottimo trombonista, fondatore prima e poi direttore del complesso. Dopo Piazzolla ha subito pensato al «Mambo» di Bernstein (compositore di «West side story») Ovviamene ci sono due ragioni. Gli arrangiamenti sono efficaci per una banda sinfonica che cura gli impasti sonori. E che predilige autori d’oggi ed esclude dal repertorio classici come Verdi e Puccini (senza disprezzarli). Comunque il direttore ha pronto - non si sa mai - un brano di Bach adatto ai suoi fiati, percussioni più arpa e contrabbasso. Alle 12 del 7 aprile, nella sala Nervi, ora aula Paolo VI, musica maestro! Le presenze alle prove in corso fanno capire che non mancherà nessuno. Anche per vie di altro serio impegno. Domenica 11 marzo, al nostro Teatro Grande, in città, la banda festeggia i dieci anni della fondazione Sagittaria di Orzinuovi per la salute mentale. Parteciperà il musicista olandese Hardy Mertens che per il complesso ha recentemente scritto «Mariana», brano per voce solista e banda. In scena pure la soprano orceana Caterina Iora. Ne riparleremo.

Da decenni Orzinuovi era senza banda. Il vuoto è stato colmato nel novembre 2009, e due mesi dopo la fondazione, il primo concerto è stata una realtà. Nello sesso tempo non sono rimasti a piedi gli studenti della scuola media Gian Battista Corniani che avevano aderito ad un progetto musicale. Guidati dal maestro Locatelli e sostenuti dalle istituzioni, tutti hanno potuto continuare a far musica.
È un piacere vedere le immagini pubblicate dalla banda su Youtube. Scorre davanti ai nostri occhi una meravigliosa gioventù: signorinelle al flauto traverso, una baby clarinettista che stringe la mano al direttore d’orchestra dopo un’ esecuzione. A chiudere il semicerchio dell’orchestra, ecco i giovani degli ottoni e poi i timpanisti, fermi, in piedi come carabinieri. Stupisce la presenza di un signore quarantenne con l’Eufon in braccio. È forse un fuoricorso a sedere nell’ultima fila alla destra del podio? Sorride il maestro Locatelli e spiega: «Si tratta di una partecipazione speciale - fa sapere -. Il suonatore è un pediatra che quando può ci segue da buon amico. Dell’organico l’unico vecchio sono io». Bugia: a 55 anni non si è ragazzini ma nemmeno Matusalemme. Sul video passano altre immagini. Le dita dei musicisti scorrono veloci sulle chiavi degli strumenti. Un piacere! Molto meglio che vederli pigiar tasti sugli smartphone.

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