23 febbraio 2018 - 09:01

Brescia, in fiamme il centro sociale Magazzino 47: l’incendio è doloso

Il rogo ha distrutto mobili e libri: ignoti si sarebbero introdotti forzando una finestra. Secondo la sinistra antagonista, gli autori vanno cercati nell’estrema destra

di Redazione Online

Morgano/LaPresse Morgano/LaPresse
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A Brescia, è il terzo episodio dai contorni allarmanti nel giro di due settimane. Prima, il rogo al campo nomadi di via Orzinuovi, poi, le bombe carta lanciate contro le casette prefabbricate occupate da diverse famiglie in via Gatti. Nella notte tra giovedì e venerdì, un incendio di origine dolosa ha danneggiato il centro sociale Magazzino 47 di Brescia. Le indagini sono affidate alla scientifica dei Carabinieri.

L’incendio ha distrutto libri e mobili

Le fiamme sono state appiccate da ignoti che si sarebbero introdotti nel centro sociale di via Industriale forzando una finestra. Il rogo ha distrutto una grande quantità di libri e alcuni mobili. All’interno del Magazzino 47 era presente un componente del centro sociale: ha immediatamente allertato i vigili del fuoco il cui pronto intervento ha impedito che i danni fossero peggiori. Gli esponenti della sinistra antagonista non hanno dubbi sulla matrice del rogo: «si è trattato dell’ennesimo infame attacco di fascisti e razzisti che cercano di seminare un clima di odio razziale e intolleranza in città. Gli stessi che nelle scorse settimane hanno colpito le Casette occupate di via Gatti e il campo Sinti di via Orzinuovi», dicono.

Manifestazione contro Forza Nuova, che annulla banchetto

Giovedì, il centro sociale aveva annunciato una manifestazione per sabato mattina in centro città contro la presenza nel quartiere Carmine di un banchetto di Forza Nuova con Laura Castagna, candidata sindaco alle prossime amministrative. Nella notte l’incendio, sul quale sono in corso le indagini da parte dei carabinieri di Brescia. Proprio a seguito dell’incendio, Forza Nuova ha annunciato che il banchetto non sarà allestito.

Il giallo dello striscione «contro l’odio comunista»

In mattinata all’imbocco della galleria Tito Speri a Brescia è comparso uno striscione con la scritta «Contro l’odio comunista mai un passo indietro. Solidarietà a Massimo», in riferimento a Massimo Ursino, l’esponente di Forza Nuova aggredito nei giorni scorsi a Palermo. La firma è quella del gruppo «Brescia identitaria». Lo striscione è stato rimosso e sulla vicenda indaga la Digos per capire se è legato all’incendio appiccato al centro sociale Magazzino 47. Il gruppo di estrema destra, però, smentisce ogni collegamento con il rogo al centro sociale. «Smentiamo categoricamente ogni collegamento della nostra azione di solidarietà con l’incendio avvenuto questa notte. Così come respingiamo ogni accusa di coinvolgimento negli episodi denunciati da Radio Onda d’Urto avvenuti alle casette di San Polo e al campo nomadi», spiega «Brescia Identitaria». «Molti dei gruppi politici che aderiscono a Brescia Identitaria sono impegnati nella campagna elettorale del 4 marzo e sarebbe ovviamente da stupidi porsi sullo stesso livello della violenza antifascista, ampiamente documentata ieri a Torino e nei giorni scorsi a Napoli, Bologna, Piacenza».

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