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Cina, Pechino stringe ancora la cinghia sui giocatori Vip

29 novembre 2017 - 14:36

Il governo cinese intende porre nuove restrizioni ai giocatori Vip che intendono recarsi nei casinò di Macao.

Scritto da Vg
Cina, Pechino stringe ancora la cinghia sui giocatori Vip

Pechino sembra determinata, ancora una volta, a mettere in difficoltà le destinazioni di gioco, a cominciare da Macao. I regolatori hanno infatti recentemente annunciato l'intenzione di rafforzare i controlli sui casinò e di imporre nuove restrizioni agli operatori che puntano ad attrarre una clientela Vip. Una mossa simile, nel 2014, aveva seriamente danneggiato l'attività dei casinò di Macao, i cui incassi solo dall'anno scorso hanno ricominciato a riprendersi. Ovviamente ci si chiede perché mai Pechino stia interferrendo con la fiorente attività del gioco d'azzardo di Macao. Il motivo sembra risiedere nel fatto che vuole la città abbia un fascino e un'attrattività che va oltre il "semplice" business dei casinò, tenendo conto che quelli di Las Vegas ricevono quasi due terzi del rettiro totale da una gamma di attività che non sono legate al gioco.

Diversi anni fa, Pechino ha reso obbligatorio agli operatori di casinò l'offrire un più ampio intrattenimento non legato al gioco, e allo stesso tempo ha dato agli operatori il permesso di detenere degli speciali tavoli per i Vip nelle proprietà costruite nel distretto di Cotai. All'epoca solo il 6,6 percento dei ricavi totali dei casinò provenivano dalle entrate di non gioco, una percentuale che il governo cinese era deciso a portare al 9 percento entro il 2010. Il gioco d'azzardo, a Macao, è stato legalizzato nel 2002, anno in cui sono state rilasciate delle concessioni di durata ventennale. Le tre originarie sono state rilasciate a Galaxy Entertainment Group, Sjm Holdings e Wynn. Sono poi state date delle sub concessioni, a Melco, Mgm e Sands. Oggi i sei operatori esecitano il controllo sul mercato dei casinò e sui 45 resort attualmente attivi a Macao.

 

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