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Pezzolla si arrende «Ormai la musica si compra su web»

Chiude lo storico negozio, aperto nel 1962 in piazza Mazzini Dal 1969 è in piazza Martiri e molti artisti l’hanno visitato

di Alessia Forzin
2 minuti di lettura
BELLUNO. Alle pareti ci sono le foto dei grandi artisti che hanno onorato, con la loro presenza, il negozio. Molte corredate da autografi e parole di stima. Pezzolla, del resto, è un negozio storico del centro città. Aperto nel 1962 nel locale che oggi ospita l’enoteca Mazzini, nell’omonima piazza, nel 1969 Luciano Pezzolla si è trasferito sotto i portici di piazza dei Martiri. «Per essere più in centro, dove c’era il passaggio dei bellunesi», racconta la moglie Maria Grazia.

Anche lei ha trascorso una vita dietro quel bancone, a vendere dischi. Prima in vinile, 33 o 45 giri. Poi sono arrivate le musicassette. Poi i cd. E poi è scoppiato il boom di internet. E per chi vende musica il mercato si è drasticamente ridotto. Tanto che Massimiliano Pezzolla, il figlio di Luciano e Maria Grazia e oggi titolare del negozio, ha deciso di chiudere. Le vetrofanie che tappezzano le vetrine del negozio non hanno bisogno di spiegazioni: “Vendita di liquidazione per cessata attività”. Il punto vendita rimarrà aperto fino al 31 dicembre, con sconti su tutta la merce rimasta. Poi addio.

O meglio, arrivederci, perché Massimiliano Pezzolla continua a credere nel centro di Belluno, nel fare impresa nel salotto della città. «In primavera aprirò un nuovo negozio, sempre dentro questo locale», annuncia. Il settore merceologico sarà completamente diverso da quello con cui Massimiliano si è formato, e sarà una sorpresa. «Continuo a credere nella mia città, nonostante l’immobilismo totale dell’amministrazione in tutti i settori», prosegue. «Basta guardare fuori dalla porta: io un centro in questa situazione di degrado non l’ho mai visto. L’altro giorno sono entrati due turisti veneziani. Cercavano il mercatino di Natale e hanno trovato solo quelle due bancarelle lì, davanti ai giardini».

«Spiace chiudere», continua Pezzolla. «Ma ormai non c’è più mercato. La musica si trova ovunque su internet, fra piattaforme come iTunes e Spotify non si lavora più. I tempi sono cambiati». Ben altra cosa rispetto agli anni Settanta, Ottanta, anche Novanta, quando gli appassionati aspettavano pazienti l’uscita dell’ultimo lavoro del loro cantante o gruppo preferito, e andavano in negozio per comprarlo. Ora bastano pochi clic. Un tempo i negozi di musica in città erano numerosi: hanno chiuso tutti. Oggi c’è una riscoperta del vinile, ma da solo non basta per tenere in piedi un’attività.

Pezzolla però è una di quelle realtà che hanno fatto la storia commerciale della città. E che è raccontata nelle fotografie appese alle pareti del negozio: «Sono venuti moltissimi artisti a trovarci», racconta Maria Grazia. «Elio, Cocciante, Morandi, Siria, Bersani... Venivano a fare un concerto, magari al Teatro comunale, e passavano di qua. Massimo Ranieri andava sempre di sotto e metteva su i cd che gli piacevano». Fra un ricordo e l’altro entra qualche affezionato cliente. Si rammarica per la chiusura imminente. Un attestato di stima che fa sempre piacere. Ma entra anche una ragazza, non avrà nemmeno 18 anni. Acquista due cd, di quelli appena usciti. A qualcuno piace ancora comprarli.



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