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Quattro soci per gestire Pra’ del Moro a Feltre: c’è anche Gorza

Vince la coop “Elementa”. Tra le idee: spettacoli, bike sharing e zone barbecue

di Raffaele Scottini
2 minuti di lettura

FELTRE. Assegnata la gestione integrata di Pra’ del Moro e Pra’ del Vescovo, più 23 mila metri quadrati del bosco Drio le Rive. Le aree spazieranno dall’ambito ricreativo a quello culturale, ludico e sportivo. A vincere il bando del Comune è la cooperativa “Elementa”, società feltrina articolata con diversi soci, tra cui l’imprenditore Lionello Gorza; Andrea Bortoluzzi (imprenditore turistico particolarmente attivo nella gestione di aree verdi e promozione di attività subacquee in Croazia, candidato alle ultime elezioni con la lista Idea per Feltre, oltre che componente nel gruppo sommozzatori di Feltre); Vani Fiorot (vicepresidente dell’associazione Teatri Nomadi, che organizza spettacoli e laboratori di teatro di figura e arti di strada) e Federica Scariot (esperta di relazioni pubbliche e marketing).

Strategia progettuale. Si parla del nuovo edificio che ospiterà lo spazio espositivo sulla Grande guerra insieme a una prima accoglienza turistica, bar, toilettes, docce, spogliatoi e deposito, quindi un centro servizi a cui si aggiungono il prato e l’anello di Pra’ del Moro, l’area camper di Pra’ del Vescovo e una parte consistente del bosco Drio le Rive. Sono arrivate due offerte per la gestione, da un soggetto singolo e della società che ha vinto.

La cooperativa Elementa intende realizzare nell’area di Pra’ del Moro e Pra’ del Vescovo delle animazioni come cinema all’aperto, concerti e spettacoli; allestire percorsi attrezzati, zone barbecue, fitness e relax; valorizzare il bike sharing e qualificare ulteriormente i servizi per l’area camper, fermo restando la collaborazione con gli organizzatori delle manifestazioni consolidate (dal Palio allo sci di fondo). Le idee-obiettivo per il bosco Drio le rive vanno dalla creazione di un parco avventura, all’ipotesi di una palestra per l’arrampicata, di itinerari per mountain bike e percorsi naturalistici evidenziando gli aspetti della vegetazione. Il significato strategico è mettere assieme i tre spazi con un punto di equilibrio tra sostenibilità economica della gestione e attivazione di nuovi servizi.

Cronoprogramma. Una volte completate le verifiche sui requisiti societari, dovrà esserci un incontro con i soggetti vincitori per pianificare i tempi organizzativi di trasferimento delle competenze e la messa a disposizione piena delle strutture da parte dell’amministrazione. In ballo alcune variabili. Da una parte, lo spazio espositivo legato al tema della Grande Guerra (lo zoccolo duro del percorso di realizzazione della struttura) non è stato ancora ultimato perché si aspetta la Regione che ha la regia su questo aspetto. Dall’altro, c’è il termine della convenzione con la società gestrice dell’area camper che scade il 30 giugno. Nelle esigenze più ravvicinate continuerà l’intervento diretto del Comune, senza sobbalzi in funzione degli eventi già programmati.

L’amministrazione è soddisfatta. «L’articolazione e la composizione della cooperativa ci fanno ben sperare», dice l’assessore Valter Bonan. «In più c’è la soddisfazione che i soggetti siano tutti del territorio. Conoscono il clima nel quale vanno ad inserirsi, le potenzialità e le prospettive. Questa opportunità di mettere a sistema tre ambiti che erano separati e gestirli in modo coordinato è un valore aggiunto per un luogo che non viene lasciato più a un utilizzo pieno nelle situazioni estemporanee delle grandi manifestazioni, ma si dà continuità alla capacità di attrazione del luogo».




 

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