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A Longarone già aspettano madre e figlio

Lidia Herrera sta a Longarone. Ismail Davud non ancora. Ma madre e figlio potrebbero presto tornare sotto lo stesso tetto, che fino al 2013 abitavano insieme al 36enne capofamiglia bosniaco Ismar...

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Lidia Herrera sta a Longarone. Ismail Davud non ancora. Ma madre e figlio potrebbero presto tornare sotto lo stesso tetto, che fino al 2013 abitavano insieme al 36enne capofamiglia bosniaco Ismar Mesinovic. Negli ultimi anni, il bambino potrebbe aver vissuto con Bato ed Emina, due connazionali del padre defunto, a loro volta in Siria oppure con la famiglia Karamaleski. Che in Siria non abbia imparato l’italiano è fuori da qualsiasi discussione. I suoi educatori gli avranno insegnato l’arabo e sarà cresciuto secondo i dettami più integralisti del Corano.

Non si prospetta semplice il suo ritorno e inserimento in Italia, dove dovrà andare a scuola e cominciare una vita completamente diversa, rispetto a quella sotto le bombe, che ha vissuto finora. È in Siria da quando aveva due anni e mezzo e ancora non poteva rendersi conto di quello che gli stava succedendo. Ci vorrà del tempo per fotografare l’abbraccio tra madre e figlia, ma il sindaco di Longarone, Roberto Padrin non nasconde di aspettare questo momento.

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