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E Forza Italia corteggia l’ex grillino Borrelli

TREVISO. Palazzo Chigi val bene una messa, anche se non siamo a Parigi.E val bene anche una telefonata. A David Borrelli, europarlamentare trevigiano, grande amico di Beppe Grillo, pioniere del...

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TREVISO. Palazzo Chigi val bene una messa, anche se non siamo a Parigi.

E val bene anche una telefonata. A David Borrelli, europarlamentare trevigiano, grande amico di Beppe Grillo, pioniere del movimento 5 stelle e primo consigliere comunale d’Italia, uscito dal movimento pentastellato alla vigilia delle urne, con uno strappo maturato a Bruxelles in pieno ciclone Rimborsopoli, e mai del tutto chiarito.

A caccia di parlamentari che possano sostenere un governo del centrodestra - chiamateli responsabili – si è mossa Forza Italia, a quanto pare direttamente dai piani altissimi di Arcore o negli immediati dintorni.

Chiaro l’obiettivo del contatto con Borrelli: sapere se il deputato europeo, che ha vagliato molte candidature uninominali, potesse assicurare la possibilità che una dote di eletti del Movimento potesse dare il suo appoggio a un governo del centrodestra, ovviamente con adeguata riconoscenza di Lega Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi per l’Italia, l’aggregazione di tosiani, montiani, ex Udc e Alleanza Popolare.

E, più in generale, se Borrelli – fino a poche settimane fa uno dei soci della piattaforma Rousseau, ma soprattutto veterano del Movimento 5 stelle e braccio destro di Gian Roberto Casaleggio padre, e poi del figlio Davide fino a pochi mesi or sono – potesse fornire elementi utili per tentare di “andare all’assalto”, con le armi della politica e della diplomazia, del blocco dei 335 parlamentari oggi in dote a Di Maio.

Dallo staff di Borrelli smentiscono, ricordando che a Matteo Salvini, incoronato dal voto leader del centrodestra, mancano 56 deputati alla Camera, non un drappello di seggi, e che l’imprenditore informatico trevigiano (ex pizzaiolo) non può certo spostare equlibri e neoparlamentari.

Ma c’è chi assicura che il pressing sia cominciato all’indomani del voto, e che lo stesso Borrelli non l’abbia negato ai suoi amici più fidati, tendendo però a sminuire ogni suo possibile apporto.

Peraltro, il contatto azzurro con Borrelli è rimbalzato subito ai piani alti di tutte le componenti del centrodestra vittorioso (come coalizione) delle ultime elezioni. E non solo in quel settore politico

Dal canto suo, l’europarlamentare, oggi nel gruppo misto, avrebbe ribadito a chi lo ha cercato, come si voglia concentrare esclusivamente sulla costruzione del suo nuovo movimento di imprenditori, partite Iva e risparmiatori beffati dai crac delle ex Popolari, con lo zoccolo duro di chi ha firmato la class action europea intentata da Borrelli stesso. C’è chi ricorda come Borrelli sia mosso, già in passato al fianco di Massimo Colomban, già assessore della giunta Raggi e poi uscito dal Campidoglio strappando, a sua volta, con una missiva molto ferma. Ma anche l’imprenditore di Santa Lucia di Piave, fondatore di Permasteelisa, a chi lo ha cercato, ha negato ogni coinvolgimento. (a.p.)

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