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Il Pd preferisce l’Aventino «Mossa propagandistica»

Fracasso, Pigozzo, Azzalin e De Menech spiegano i motivi per cui diserteranno la seduta «Al Bellunese servono risposte e politiche mirate»

Alessia Forzin
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belluno

«Avrebbe dovuto essere un modo per parlare delle politiche per la montagna, invece sarà solo un consiglio in cima ad una montagna. Una passerella ad alta quota alla quale non intendiamo partecipare». Il gruppo consiliare del Partito democratico domani non parteciperà al consiglio regionale convocato sulla Marmolada. «Non cambierà nulla per chi la montagna la vive ogni giorno. Per la specificità e l’autonomia di questo territorio. Non cambierà nulla per quanto riguarda le criticità sanitarie, sulle infrastrutture», spiega il capogruppo dem in Regione Stefano Fracasso.

La scelta del Pd regionale è politica e a rivendicarla sono i consiglieri Fracasso, Graziano Azzalin e Bruno Pigozzo, insieme al deputato Roger De Menech. «Siamo alle solite: spot e prese in giro ne abbiamo viste ormai moltissime da parte della Regione», puntualizza quest’ultimo. «Si governa con i fatti, non con le parole. Il presidente Zaia aveva promesso il Treno delle Dolomiti. Noi avevamo promesso l’elettrificazione con l’allora ministro Delrio e i cantieri sono in corso. Ecco la differenza: noi alle parole facciamo seguire i fatti».

La Lega e Zaia, invece, «continuano a non dare seguito alle richieste di questo territorio», continua Fracasso. C’è di più: la mozione che sarà approvata domani «è superata dagli eventi», spiega Graziano Azzalin. «Invita la giunta a verificare se il procedimento dell’Agenzia del territorio possa prevaricare una procedura legale in corso, qual è il protocollo d’intesa siglato nel 2002. Ma il 18 settembre è stato depositato il ricorso al Tar del Lazio proprio sul provvedimento dell’Agenzia del Territorio. Che senso ha approvare questa mozione? La discussione in cima alla Marmolada sarà, a voler essere generosi, accademica, per non dire inutile».

«Avevo detto fin dall’inizio che sarebbe stato opportuno allargare la discussione alle politiche per la montagna, ma non è stata la conferenza dei capigruppo a decidere l’ordine del giorno del consiglio sulla Marmolada», spiega Bruno Pigozzo. «Lo hanno deciso loro. Al Bellunese servono risposte su sanità, infrastrutture, sulle politiche necessarie per un territorio montano. Sull’autonomia. E invece viene organizzato un consiglio regionale in cui non si dà alcuna risposta alla montagna».

Il Pd regionale, dunque, domani non salirà sulla Marmolada. In compenso ha preparato una mozione, che presenterà a Venezia, chiedendo risposte per il Bellunese. «I problemi qui sono strade, ospedali, autonomia», chiudono i consiglieri veneti. «E lunedì non arriverà alcuna risposta su questo. Ecco perché non parteciperemo a questa passerella politica». —

Alessia Forzin

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