Crediti non riscossi e evasione fiscaleLa Corte dei Conti boccia il Comune

diSerena Russo

Tasse su casa e rifiuti, accertato un buco di 12 milioni. Recuperati solo la metà
I numeri contenuti in una sentenza sul rendiconto del 2014. Opposizioni all’attacco

Le responsabilità

La bocciatura tout court della Corte dei Conti sulla gestione dei residui attivi e sull’ammontare dei debiti fuori bilancio dona nuova linfa all’ormai storico assunto delle opposizioni a Palazzo di Città. «A farla franca sono sempre i furbetti», dice Filippo Melchiorre, consigliere comunale di Fratelli d’Italia.
I quasi diciassette milioni di euro di fitti abitativi mai riscossi e i dodici, invece, dei debiti fuori bilancio, portano il Comune di Bari oltre la soglia dei due parametri di deficitarietà strutturale consentiti e lo obbligano, entro sessanta giorni, alla produzione di un documento in cui siano elencate tutte le misure correttive del caso.
La sentenza, pubblicata solo qualche giorno fa, si riferisce al rendiconto di gestione 2014 ma diventa la rappresentazione plastica, per la minoranza, di un declino difficile da arrestare: «Scarsa efficienza della lotta all’evasione tributaria, scarsa movimentazione dei residui, presenza di debiti di importo rilevante, errata contabilizzazione di voci tra i servizi conto terzi, ritardo nella chiusura di procedure di liquidazione di società partecipate, ritardo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie».

Gli ingredienti ci sono tutti e le opposizioni richiamano sindaco e giunta alle loro responsabilità politiche. «Invece delle sue trasferte romane, Decaro dedicasse più tempo a Bari e ai baresi», attacca Filippo Melchiorre, Fratelli d’Italia. Il quale per l’ennesima volta chiede al primo cittadino la pubblicazione dei curriculum dei neo presidenti di Amtab srl e Amgas spa. Lo fa con il preciso intento di dimostrare la scarsa esperienza tecnica di coloro che sono chiamati a gestire aziende con ruoli strategici per il capoluogo pugliese. Ma torniamo alla sentenza.
Sul recupero dell’evasione tributaria e sulla riscossione delle entrate, la Corte dei Conti parla chiaro: «Scarsa efficacia». Al 2014 su poco meno di sei milioni di euro di accertamenti Ici/Imu, le riscossioni ammontavano a circa 4 milioni. Per quanto riguarda la Tarsu/Tia/Tares le somme recuperate sono pari al 41,46 per cento (due milioni e mezzo circa) su un importo complessivo di poco più di sei milioni di euro. Con riferimento agli obiettivi di razionalizzazione delle partecipate, la Corte dei Conti ne rileva un parziale conseguimento sui costi di Amgas spa, Bari Multiservizi spa, Amiu spa e Amgas srl.

L’assessore«La pronuncia della Corte dei Conti – l’immediata replica dell’assessore comunale al Bilancio, Alessandro d’Adamo - lungi dal rappresentare una bocciatura, evidenzia elementi che confermano la validità delle scelte compiute e la necessità di tempi lunghi per vederne pienamente dispiegati i risultati».
Sulle riscossioni «sussiste - prosegue - un problema oggettivo di natura strutturale, per questo siamo impegnati in uno sforzo straordinario: è stato aggiudicato il bando per l’affidamento della riscossione dei tributi minori, mentre sarà pubblicato a breve quello relativo a Tari, Imu e Ici». Inoltre, «è in corso - aggiunge - la gara per esternalizzare la riscossione dei fitti degli ultimi cinque anni e sono state emesse migliaia di intimazioni di pagamento».

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12 ottobre 2017 2017 ( modifica il 12 ottobre 2017 2017 | 11:25)