Mafia, «Un tema non affrontatoin campagna elettorale»

diRedazione online

Le parole di Don Luigi Ciotti fondatore di Libera margine di un evento a Bari
«Sono argomenti che possono disturbare e far perdere anche consensi»

BARI «Non ho sentito parlare di questi temi come si sarebbe dovuto nella campagna elettorale nel nostro Paese. Sono temi scomodi, difficili, che possono disturbare e che possono anche fare perdere dei consensi. Invece è una realtà sulla quale noi dobbiamo misurarci perché è da secoli che parliamo di mafia nel nostro Paese». Lo ha detto il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, a margine di un evento organizzato dall’Assostampa Puglia in vista della Giornata nazionale contro le mafie che si terrà mercoledì 21 marzo a Foggia. Don Ciotti ha ricordato che già «nel 1900 don Sturzo disse `la mafia ha i piedi in Sicilia ma forse ha la testa a Roma´, e aggiunse una drammatica profezia: `risalirà sempre più forte e più crudele verso Nord fino ad andare oltre le Alpi’». «È la realtà di oggi che non ci fa dimenticare - ha concluso - i notevoli passi in avanti che sono stati fatti, le cose positive realizzate anche negli ultimi tempi».

«Mafia del Gargano impenetrabile»

La mafia del Gargano è una mafia particolare. La mafia foggiana, di Cerignola, è stata sottovalutata per lungo tempo: 300 morti ufficiali» e «nell'80% dei casi non si conosce la verità; l'ultimo collaboratore di giustizia è del 2007. Perché lì, in molte di quelle realtà, la famiglia è quella biologica. E quindi un po' come la `ndrangheta ha poche affiliazioni, proprio per cercare di essere più impenetrabili». Per don Ciotti, «bisogna unire le nostre forze perché corruzione e mafia sono i parassiti che ci impoveriscono un po' tutti». «Ci vuole una corresponsabilità - ha suggerito - perché è il `noi´ che vince e non l'opera di navigatori solitari». «Ognuno - ha sottolineato - è chiamato nel proprio ruolo a fare la propria parte. E ci vuole anche da parte di noi cittadini la corresponsabilità». «Collaborare con le istituzioni che fanno le cose giuste - ha concluso - ma essere anche una spina nel fianco se non fanno quello che devono».

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12 marzo 2018 2018 ( modifica il 13 marzo 2018 2018 | 11:21)