Acquedotto pugliese, sì a cumulo incarichi presidente e dg
L’autorità di vigilanza interna esclude incompatibilità tra i due incarichi ora nelle mani della stessa persona, Nicola De Sanctis. Ma anche l’autorità nazionale, l’Anac di Cantone, è stata investita del problema
Gli incarichi di Presidente e Direttore generale di Acquedotto pugliese sono compatibili. A sostenerlo oggi in Consiglio regionale i responsabili per la prevenzione della corruzione di Aqp e della Regione Puglia, rispettivamente Raffaella Maria Candela e Roberto Venneri, durante l’audizione nella commissione Affari generali. «La posizione del Presidente di Aqp, Nicola De Sanctis, nominato anche Dg dello stesso ente - hanno spiegato - non rientra in nessuna delle ipotesi di inconferibilità e incompatibilità previste per gli incarichi dirigenziali interni ed esterni in enti pubblici e in enti di diritto privato sottoposti a controllo pubblico». Su questa base la responsabile di Aqp ha comunque investito l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) della questione.
I commenti
La tesi di un possibile conflitto di interessi era stata sostenuta dal Movimento 5 Stelle che su Aqp ha presentato una mozione per impegnare il Presidente della Giunta, Michele Emiliano, ad agire con un’azione sociale di responsabilità nei confronti di De Sanctis. «Siamo lieti che abbiano chiesto un parere all’Anac ed ora - spiegano in una nota i consiglieri cinquestelle Antonella Laricchia, Mario Conca e Marco Galante - attendiamo di conoscerne gli sviluppi perché oggi è stato solo chiarito che la nomina è conforme a quanto stabilito dalla legge Severino, ma - secondo i grillini - nulla è stato detto sul possibile conflitto di interesse che deriva dalle funzioni attribuite alle due figure dallo Statuto di Aqp». Anche il presidente della Commissione ed esponente di Sinistra italiana, Mino Borraccino, attende risposta dall’Anac ed intanto chiarisce che «sussiste l’inopportunità politica legata alla copertura dei due incarichi da parte della stessa persona, dal momento che, secondo lo da statuto di Acquedotto pugliese, le cariche sono distinte e chi le ricopre ha responsabilità differenti che non possono sovrapporsi».
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