Bersani a Bari, voglia di doppia cifra«Emiliano? Difficile da interpretare»

diMauro Denigris

L’ex segretario del Partito democratico ha aperto la campagna elettorale pugliese di «Liberi e Uguali». Non tralasciando stoccate alle politiche del governatore

Pierluigi Bersani durante il suo intervento, ieri sera, a Bari

Pierluigi Bersani durante il suo intervento, ieri sera, a Bari

BARI - «Ormai è difficile rimettere il dentifricio nel tubetto». Si può racchiudere in questa battuta, firmata da Pierluigi Bersani, il senso dell’apertura ufficiale della campagna elettorale di Liberi e Uguali in Puglia. L’ex segretario del Partito democratico, a Bari per partecipare al primo incontro pubblico della nuova forza politica guidata dal presidente del Senato Pietro Grasso, ha fatto capire che dalla terra di Massimo D’Alema e di Nichi Vendola ci si aspetta un ottimo risultato. Magari a doppia cifra. Un risultato da raggiungere rimettendo al centro del dibattito i problemi concreti, ossia lavoro, sanità, ambiente, liberalizzazioni. Provando cioè a rimettere il dentifricio al posto giusto, anche se su alcune questioni ormai è tardi per tornare indietro.

L’appuntamento, al quale hanno partecipato tra gli altri il coordinatore regionale Vito Antonacci e il capogruppo in Regione di Mdp, Ernesto Abaterusso, il segretario pugliese di Sinistra Italiana Nico Bavaro, Annarita Lemma dei comitati Possibile e Maria Giorgia Vulcano della Cgil, si è svolto in una sala gremita da circa quattrocento persone. Non sono passati inosservati il presidente del Consiglio Regionale Mario Loizzo (vicinissimo ormai a Mdp nonostante le smentite di rito) e l’ex rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli.

Bersani ha riservato stoccate un po’ per tutti. Sulla questione Tap (il gasdotto destinato ad approdare in Salento, sulla costa di San Foca) ha bacchettato il governo (e di conseguenza il Pd), sostenendo che «c’erano altre soluzioni più praticabili». Sbagliando (volutamente) la collocazione iniziale che è in Azerbaijan, ha dichiarato che «se il problema era la diversificazione della provenienza del gas non si risolve con Tap, perché raddoppiano i tubi con la Russia».

Nel mirino è finito anche il governatore Michele Emiliano, reo di essere rimasto nel Partito democratico: «Ha fatto le sue scelte - ha ribadito - e ha continuato con le sue particolari coerenze, a volte difficili da interpretare». Anche se ha assicurato che la giunta regionale non cadrà per colpa di Mdp perché «cerchiamo di essere il più possibile fedeli alle alleanze che si sottoscrivono nelle amministrazioni locali». Pierluigi Bersani non ha ovviamente risparmiato nemmeno i 5 Stelle e soprattutto la destra e in particolare Salvini, presente in contemporanea a Bari sul palco dello Showville. «Se Di Maio vuole uscire dall’Europa gli dico ciao - ha concluso l’ex leader dei democratici - la destra che intercetta il malcontento popolare è un problema non solo in Puglia. Si sta radicando dove ci sono i problemi. Bisogna reagire - ha sottolineato Bersani al termine del suo intervento - mettendo mani e piedi dove c’è il disagio».

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19 dicembre 2017 2017 ( modifica il 19 dicembre 2017 2017 | 08:50)