Mezzogiorno, 11 novembre 2017 - 09:49

Mafia, blitz contro clan catanese Santapaola-Ercolano: 31 arresti

L’indagine «Chaos» ha fatto luce su estorsioni, consumate e tentate anche con atti intimidatori, ai danni di imprenditori. Contestato anche un sequestro di persona

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Colpo al clan Santapaola-Ercolano a Catania, dove i carabinieri del Ros, in collaborazione con i militari territoriali del comando provinciale etneo e di Siracusa, hanno arrestato 24 persone. Tra loro c’è anche l’uomo ritenuto l’attuale reggente della “famiglia” di Cosa nostra, Antonio Tomasello, 51 anni. Ad altri sei indagati il provvedimento del Gip, emesso su richiesta della Dda della Procura, è stato notificato in carcere perché già detenuti e per un sesto sono stati disposti i domiciliari. L’indagine, denominata «Chaos», ha fatto luce su estorsioni, consumate e tentate anche con atti intimidatori, ai danni di imprenditori. Contestati anche un sequestro di persona e l’uso e la detenzione di armi. L’inchiesta, su indagini dei carabinieri del Ros di Catania, coordinata dalla Dda della Procura etnea, ha permesso ricostruire le dinamiche e le gerarchie e i componenti di diversi gruppi dal clan che operano nei diversi rioni del capoluogo etneo e di quelli alleati.

Catania, blitz contro il clan Santapaola-Ercolano

Il summit intercettato

Dalle carte dell’inchiesta e dalle intercettazioni emergono momenti di “tensione” tra il clan Mazzei e la “famiglia” Santapaola-Ercolano per il tentativo dei primi di espandersi senza parlarne all´interno di Cosa nostra. I contrasti sembrano crescere tanto da rendere necessario un “summit”, intercettato dall’Arma. Ad essere ascoltato è un portavoce dei Santapaola. «Questa situazione - spiega - si deve fermare.. noialtri non ci siamo permessi, mai, a fare queste cose fra noialtri...ci sediamo e la discutiamo civilmente... fino a quando non ci sono morti e cose... e questo dobbiamo evitare...». Quindi, sottolinea il portavoce della cosca parlando con i Mazzei, «questo problema che è anche in casa vostra lo dobbiamo risolvere...». E non esitano a citare l’omicidio di “pulizia interna” di Angelo Santapola, ucciso dal suo stesso clan perché «non rispettava le regole». «La nostra storia - sottolinea l’uomo intercettato dai carabinieri del Ros - dimostra che noi abbiamo avuto dei problemi dentro casa nostra e noi stessi li abbiamo risolti... Angelo ha pagato per tutti gli sbagli che ha fatto! E si chiamava Santapaola, non si chiamava con un altro cognome? questo, per farti capire... perché quando muore un Santapaola? viri ca fa sgrusciu (rumore)... e questi sono gli esempi che abbiamo dato per gli sbagli che ha fatto». Colloqui che hanno accelerato indagini e dato maggiore velocità all’inchiesta della Procura di Catania.

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