Mezzogiorno, 14 novembre 2017 - 21:59

Studiare da reporter di guerra
Workshop alla Scuola di Cavalleria

Le lezioni sono state tenute da Pier Paolo Cito, fotoreporter di esperienza
internazionale. I partecipanti hanno preso parte a una reale fase addestrativa

di Redazione online

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LECCE Sì è svolta nella Scuola di Cavalleria di Lecce la quarta edizione del workshop di fotogiornalismo in zone di conflitto rivolto agli operatori media che potrebbero operare in aree di crisi. L’opportunità di operare a fianco delle forze armate, infatti, implica le necessità di conoscere regole e procedure specifiche. È in tale contesto che la figura del fotoreporter-giornalista trova attuale e frequente collocazione quale «embedded» nei ranghi dei militari in operazione.

Le lezioni

Il workshop, tenuto da un esperto del settore, Pier Paolo Cito, fotoreporter di esperienza internazionale, si è articolato su una sessione didattica e una pratica in cui i partecipanti hanno preso parte a una reale fase addestrativa condotta dal dipartimento Rsta (Reconnaissance, surveillance and target acquisition) della Scuola di Cavalleria nell’ambito del percorso formativo degli ufficiali del 195.mo corso. Accanto ai giovani tenenti di Cavalleria, prossimi all’impiego nei reparti operativi e sotto la guida degli istruttori della Scuola, i fotoreporter hanno avuto modo di vivere lo stress fisico e psicologico di chi opera in teatro di operazione, confrontandosi con l’esperienza maturata sul campo da parte del personale della Scuola.

L’esercitazione

Hanno svolto varie attività a fianco dei militari cimentandosi nel trasporto sui veicoli tattici con equipaggiamento protettivo (elmetto e giubbino antiproiettile), nel movimento a seguito di una pattuglia, fino al comportamento in caso di attacco, messo in opera nello scenario addestrativo del poligono di Torre Veneri sede del Reggimento addestrativo della Scuola di Cavalleria, mediante specifiche attivazioni volte ad illustrare le possibili e diverse offese alle unità militari impegnate nella conduzione di atti operativi. «Soddisfazione unanime è stata espressa dai partecipanti — dice l’ufficiale addetto alla pubblica informazione, capitano Tommaso Bonuso —, per i quali, il workshop è stata occasione per sviluppare la consapevolezza dei rischi e l’approccio alle procedure militari di gestione di situazioni critiche». Il workshop si è concluso con la consegna da parte del comandante della Scuola di Cavalleria, generale Angelo Minelli, degli attestati ai partecipanti.

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