Salvatore Vitagliano al Nea

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Dal 22 febbraio al 22 marzo

NAPOLI - Giovedì 22 febbraio alle 18.30 Spazio Nea inaugura “Restituzioni”, personale di Salvatore Vitagliano. L’ultima produzione dell’artista napoletano sarà visitabile fino al 22 marzo.

Salvatore Vitagliano al Nea

Scriveva di lui Vitaliano Corbi: «C’è indubbiamente bisogno di molto coraggio per fare come Vitagliano, che in questi anni ha voluto rimescolare le regole di una ricerca pittorica che veniva ormai conducendo a risultati di una qualità così alta... L’artista campano ha sconvolto le coordinate del suo precedente discorso, liberando lo sguardo sull’orizzonte del possibile. Ma... Vitagliano non ha smarrito la consapevolezza della dimensione culturale dell’esperienza pittorica che rimane estranea ai luoghi comuni e banali della poetica surrealista; non è uno sprofondamento inconsulto nell’inconscio né si affida all’automatismo del segno. È una rifondazione del senso di quella dimensione culturale scandagliata nelle sue più profonde radici esistenziali. Se è vero perciò che l’attuale pittura di Vitagliano provoca talvolta l’inquietante effetto di una fascinazione medianica o quello di una presenza enigmatica sgradita, non bisognerà meravigliarsi che riveli qualche singolare memoria dell’arte simbolista e romantica. Nelle opere in cui più evidente è la consonanza con i motivi simbolisti, il colore passa da irregolarità e spessori materici da art brut a sottigliezze estremamente raffinate... In queste immagini la sostanza figurativa si direbbe svanire al di là dello schermo del quadro, dove non rimane che una fugace impronta, dove la forma appare rotta da una gestualità frenetica che esalta la luminosità del colore... come un brillio e un fremito della pelle della materia. Ma è facile capire che in realtà Vitagliano comunica il fascino di un sentimento della vita che non si esaurisce nell’emozione del presente, ma è capace di cogliere in questo gli ambigui e capziosi lineamenti del possibile».

Salvatore Vitagliano al Nea

Salvatore Vitagliano, tra i più interessanti pittori e scultori napoletani contemporanei, inizia il suo percorso artistico con un profondo interesse per il mondo antico, in particolare per le culture dell’Italia preromana, i primi anni ‘70 lo vedono attivo nel Gruppo archeologico napoletano; i suoi dipinti partono da una fervida ricerca sulla mestica, preferibilmente schivo e avulso dagli aspetti più effervescenti del circuito dell’arte, realizza i primi libri in copia unica come “Caprio, Neve, Inferna tantis” e lavori per un film mai girato “Mari di Cina in 16 mm” a cui seguiranno alcune mostre con sculture innovative come “Le armi per gli dei”. Verso la metà degli anni novanta si avvicina al teatro prestando la sua opera ad alcuni lavori di Antonio Neiwiller ed in seguito a Putignani, Martone, Berardinis e Cantalupo. Dal ‘90 al ‘96 ritorna ai trascorsi archeologici: sono di quegli anni due grandi opere di pittura “Numeri” e “Icona mistica” e una scultura-installazione “Banco nuovo” (assemblaggio in vari elementi di circa cinquemila tasselli in terracotta). Nel corso degli anni ‘90 cambia il suo nome in Zhao. Nel ‘96 inizia ad insegnare all’Accademia partenopea e successivamente al liceo d’Arte “Suor Orsola Benincasa”. Nel ‘97 è protagonista di un breve film di Mario Martone. È lui stesso autore di alcuni video come “L’occhio sinistro della donna velata”. Nel 2001 installa una sua opera in piazza dei Girolamini a Napoli. Del 2004 è una personale al museo della Scienza di Napoli. Alcune sue opere sono esposte in permanenza alla Quadreria dell’Istituto D’Arte di Napoli, al Museo “De Nittis” di Barletta, alla fondazione IDIS di Città della Scienza. È molto noto in Francia, dove ha esposto a Marsiglia, Tolosa, Nantes e Parigi. A Napoli l’ultima personale risale al 2011 al Museo Madre. Lo Spazio NEA è in via Costantinopoli 53 / piazza Bellini 59 a Napoli, da lunedì a domenica dalle 9 alle 2 .

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16 febbraio 2018 2018 ( modifica il 16 febbraio 2018 2018 | 17:56)