Napoli, tensione tra centri sociali e gruppi di destra in piazza Municipio

diFabrizio Geremicca

Un comizio che doveva tenersi in Consiglio si sposta in strada e arrivano gli antagonisti

Tensione stamane in Piazza Municipio, dove si sono contrapposti a colpi di slogan, cori e insulti una quarantina di esponenti di estrema destra, accorsi ad ascoltare la testimonianza del ventitreenne milanese Lorenzo Fiato, reduce dalla navigazione a bordo di Defend Europe, ed una ventina di esponenti della sinistra, tra i quali i consiglieri comunali Pietro Rinaldi ed Eleonora de Maio. Antefatto: il Comune aveva prima autorizzato e poi negato l’uso della sala nello edificio in via Verdi per l’ iniziativa dell’estrema destra, promossa dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Santoro. «Ci saremo lo stesso - aveva annunciato Santoro - e Fiato parlerà davanti al portone sbarrato». Si sono dunque ritrovati alle 10 di mattina in via Verdi «identitari» e neofascisti di varie generazioni. Claudio Renzullo, consigliere comunale, con il figlio Dario al seguito. Ancora: Massimo Abbatangelo, l’ex parlamentare condannato per detenzione di esplosivo, ma prosciolto per la strage del Rapido 904; Luigi Rispoli, presidente della Provincia di Napoli ai tempi della giunta capitanata da Luigi Cesaro; Salvatore Lezzi, oggi ledaer dei Desperados, la siglo che raggruppa alcuni degli ex dipendenti dei consorzi di bacino ed in passato consigliere municipale con forza italia e referente napoletano di Forza Nuova; vari esponenti di Municipalità. Con loro un manipolo di giovani senza sigle di appartenenza.

Fiato sale su una panchina alle 10.30 circa e comincia a parlare. Dal gruppetto degli antagonisti, che si è sistemato un centinaio di metri più in là, in piazza Municipio, ed è separato dall’ultradestra da transenne e poliziotti, partono cori, urla, sfottò. L’azione di disturbo provoca una reazione fulminea di alcuni della cerchia della destra. Scattano verso le transenne, tra gli altri, minacciando di superarle, Renzullo senior e Rispoli, incuranti che dalla paerte opposta ci sono ragazzi che, per età, potrebbero essere i loro figli e perfino i loro nipoti. La digos li blocca. Si sfogano con gli insulti e termina il primo atto. Il secondo comincia quando si concludono gli interventi del gruppo radunatosi per ascoltare l’esponente di Defend Europe. I militanti di destra non vogliono defluire se non transitando per piazza Municipio. Dove, però, ci sono gli attivisti di sinistra. La spuntano, perchè polizia e carabinieri, per fare loro spazio, premono sul gruppetto di ragazze e ragazzi antifascisti. Spingono, fanno leva con gli scudi e li costringono in un piccolo spazio a ridosso del portone di Palazzo San Giacomo. Identitari e neofascisti transitano cantando «Boia chi molla è il grido di battaglia».

Il terzo atto, l’ultimo, una decina di minuti più tardi. Mentre sono ancora in piazza Municipio i militanti di sinistra scoprono che Fiato e colleghi si sono infilati per un caffè in un locale a via Cervantes, cinquanta metri più avanti. Provano a raggiungerli. La polizia si frappone di nuovo. Nel frattempo dal manipolo della destra si slanciano per cercare il contatto Renzullo junior, che prova anche a scalciare un cronista impegnato a documentare gli eventi, prima di essere bloccato, e Renzullo senior. Finisce così, senza danni ma con molte polemiche, la mattinata di Defend Europe a Napoli.

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28 ottobre 2017 2017 ( modifica il 28 ottobre 2017 2017 | 18:10)