Chiesa di Portosalvo «miniera d’oro, ma il restauro ancora non si vede»

diLuca Marconi

La ristrutturazione da tre anni è pagata con la concessione dei panel pubblicitari intorno al monumento, il comitato di Portosalvo fa un video e chiede chiarezza. La Curia: «Stop fantasie, i lavori termineranno in ottobre come previsto»

NAPOLI - «Portosalvo: fare chiarezza, 3,6 milioni di ricavi pubblicitari e 3 anni di cantiere per un restauro fantasma in una chiesa abbandonata. Il Cardinale Sepe dia una risposta ai cittadini». Così il presidente del comitato Portosalvo, Antonio Pariante, rispolvera la vecchia questione considerando solo gli ultimi 3 di buoni 15 anni di restauri non conclusi, pagati dalla concessione dello sfruttamento pubblicitario del medesimo monumento della Marina. Già con interrogazione i Verdi alla Regione, nell’ottobre scorso, chiedevano di conoscere i dettagli di un acquisto pubblicitario da parte dell’Ente per una somma complessiva di 99 mila euro. Ora insiste il comitato noto per aver preteso trasparenza già sul programma Monumentando, esibendo le foto di due cartelli di cantiere, il primo attribuito alla Grandi Progetti ex Impredcost, che avrebbe dovuto concludere il “restauro e risanamento conservativo” della chiesa dell’Arciconfraternita Santa Maria Della Misericordia il 30 settembre 2012, autorizzazione del 2009.

Il secondo più recente non mostra alcuna data di consegna, vi si leggono solo il medesimo committente, l’Arciconfraternita, e il Rup (responsabile unico del procedimento), direttore dell’ufficio tecnico della Curia, ingegnere Carmine Gravino. L’impresa che sta effettuando, oggi, i restauri è l’Ambra. La pubblicità che la paga è venduta da quasi tre anni dalla Spm, che ha sede legale a Salerno e uffici a Napoli e Carinaro. Quest’ultima replica che invece ci sono chiari rilievi fotografici a dimostrazione dei lavori che stanno andando avanti. Come stanno le cose?

Intanto c’è un video diffuso in rete, girato da Pariante in un pomeriggio feriale del mese corrente, che mostra la chiesa chiusa, nessun operaio al lavoro, una «savana» intorno al monumento e mucchi di ogni genere di rifiuti urbani e speciali fin dentro la fontana cinquecentesca esterna della Maruzza (senza acqua e manutenzione dopo il restauro di Monumentando, altra storia).

«Tutta questa fervida attività non si vede» protesta Pariante, che però ha una notizia dell’ultima ora: «La Curia ci ha assicurato che la chiesa dovrebbe aprire a settembre-ottobre “indipendentemente dai lavori”, ma che significa? Vorremmo saperne di più», dice, dopo aver ricordato l’infelicissima sortita del precedente progetto Impredcost/Grandi Progetti che pure ha raccolto una importante quantità di denaro.

Col nuovo progetto «Ambra ha concluso il restauro della cupola ma degli interni non sappiamo nulla, come della spesa per il restauro o della data di consegna. Sul sito della Spm si parla anche di intervento conservativo sul cassettonato includendo un dipinto di Battistello Caracciolo che invece fu rimosso dalla Soprintendenza e restaurato altrove ed ora è a Castel Sant’Elmo. Intanto, guardando alle tariffe di mercato della vendita pubblicitaria pubblicate dalla concessionaria, è facile fare i calcoli per le quattro facciate con panel venduti anche alla Regione, pure con lo sconto di cui ha beneficiato l’Ente a quest’ora avremmo dovuto trovare la chiesa placcata d’oro».

Il progetto è a Palazzo Reale, vano ogni tentativo di averne notizia, in serata replica però la Spm col responsabile Armando Aprile: «Nessuno aveva mai messo mano prima su quella chiesa - dice - l’abbiamo trovata allagata, ora il campanile è a posto come si può agevolmente verificare anche dall’esterno. Ambra ha terminato la cupola e sta lavorando sul cassettonato interno, anzi la Soprintendenza a breve dovrebbe restituire i quadri. Quali erano i tempi? 35 mesi. Quale la spesa dedicata al restauro? Cinque o 600 mila euro». E quanto ha guadagnato invece Spm? Qui risponde invece l’ingegnere responsabile dell’edilizia di culto per l’Acidiocesi, Carmine Gravino, pure rinviando ad una visione dettagliata del progetto presso la Curia: «Le stime sugli introiti pubblicitari indicate dai comitati fanno pensare che quanto meno abbiano grande fantasia», dice il manager casertano, «la pubblicità è stata venduta soprattutto agli enti locali ad un prezzo di gran lunga inferiore a quello di mercato e la cifra complessiva da cui andrebbero detratte spese di manutenzione ponteggi teloni e tasse comunali - forse dimenticano le morosità dei precedenti concessionari - sarà certamente minore della metà di quella indovinata dai comitati. I lavori della durata di tre anni procedono spediti e sono in dirittura d’arrivo, presto avremo Portosalvo in ordine e il progetto lo mostriamo molto volentieri».

La newsletter del Corriere del Mezzogiorno

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.


Instagram

Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/

6 febbraio 2018 2018 ( modifica il 15 novembre 2019 2019 | 16:22)