Don Patriciello: «Perrella ha svelato la verità. La magistratura ora critica, ma dove era?»

diAngelo Agrippa

Il parroco della Terra dei Fuochi: «L’ex boss ha sempre detto che nulla è cambiato»

«Nunzio Perrella me lo aveva detto. Non gli avevo voluto credere». Padre Maurizio Patriciello, il parroco del Parco Verde di Caivano, riferimento carismatico della lotta all’inquinamento nella Terra dei fuochi, sfoga tutta la sua rabbia.

Don Maurizio, cosa le aveva detto Perrella, l’ex boss di camorra impiegato come «provocatore» nella inchiesta di Fanpage sui rifiuti?

«Mi ha sempre ripetuto: voi parlate del passato, vi preoccupate di quello che è stato fatto con il traffico dei rifiuti. Ma oggi avviene peggio».

E lei?

«Io ho sempre preso per le molle ogni sua parola. Anche per incoraggiare la mia gente, per non perdere la speranza del cambiamento. Ma devo dire che ha avuto ragione, almeno dopo aver visto i filmati. Per me è stato un colpo al cuore».

Quando ha sentito o visto Perrella l’ultima volta?

«Pochi giorni fa mi ha chiamato al telefono, chiedendomi se avevo visto i filmati. Mi anticipò pure che ne sarebbero arrivati altri. Tuttavia, tagliai corto, preferii non dargli troppo corda».

Perché?

«Io faccio il prete. Ascolto tutti, ma con dovuta attenzione».

Ci sono magistrati antimafia che tuttavia hanno criticato le modalità di impiego di Perrella come infiltrato.

«Ho letto che anche il procuratore nazionale Cafiero de Raho si è pronunciato criticamente. Ma io non ho alcuna intenzione di entrare nella questione giudiziaria, mi basta vedere quello che è stato registrato: credo sia una sconfitta della magistratura se alcuni giornalisti sono riusciti a documentare e probabilmente a fermare l’ennesimo assalto di questi delinquenti. Ciò che ha fatto Perrella avrebbero dovuto farlo altri. Io giro per le scuole. L’altro giorno ho incontrato degli alunni con il procuratore Airoma. Ieri a Portici sono stato con il procuratore Filippelli. Ma mi chiedo: cosa possiamo raccontare a questi giovani dinanzi a immagini così drammaticamente eloquenti?».

Non teme di accreditare un ex boss della camorra oltre il dovuto?

«Perrella si è pentito. In questa occasione ha fornito un contributo importante alla scoperta della verità. E questo lo dico al netto di qualunque altro scopo personale che potrebbe nascondersi dietro il suo impiego. In tutti questi anni ho visto pentirsi esclusivamente i camorristi e mai, dico mai, un politico o un imprenditore coinvolto nelle inchieste sui rifiuti».

Cosa rimarrà?

«Quella valigetta piena di spazzatura passerà alla storia. L’avvocato di Ercolano si è giustificato dicendo che lui ha fatto un lavoro di mediazione professionale. Strano che per riscuotere la parcella non riceva nel suo studio, ma in piazza dei Martiri, e prelevi valigette dal bagagliaio di un’auto».

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22 febbraio 2018 2018 ( modifica il 22 febbraio 2018 2018 | 11:51)