Don Peppino, il prete operaio che sogna l’Italia a Cinquestelle

diSimona Brandolini

Pomigliano D’Arco, il sacerdote dalle lotte alla Fiom con Landini alla folgorazione per Luigi Di Maio

Una foto con Don Peppino Gambardella e Don Mimmo Iervolino sorridenti nel Palazzetto dello Sport di Pomigliano d’Arco. Reggono il cartello «Di Maio presidente». No, non è usuale che due sacerdoti si espongano apertamente per un partito e un candidato. In passato ci fu don Beniamino Di Martino, parroco stabiese, che non si perdeva una manifestazione di Forza Italia. Ovviamente la foto non è passata inosservata. Pasquale Sanseverino esponente del centrodestra pomiglianese ha gridato allo scandalo. «Sono abituato, perché nella mia vita mi sono sempre esposto».

Con il sindacato

Eh sì, don Peppino non è un neofita. Politica l’ha sempre fatta e lo rivendica. Fin qui lo si conosceva con l’appellativo di prete operaio. Il sacerdote metalmeccanico che insieme alla Fiom di Landini ha detto no alla Fiat, ha aperto un fondo per disoccupati e cassintegrati. Ma «Luigi è Luigi». Luigi è Di Maio, cresciuto «all’ombra del campanile» della chiesa di San Felice in Pincis. A cento metri la casa di famiglia. Insomma don Peppino lo conosce da sempre e ora sogna «un’Italia a 5 Stelle». Ma con una premessa chiara: «Tengo a dire, sono un sacerdote non un uomo di partito. Non mi sono mai nascosto, la mia vita testimonia il mio impegno. Luigi è una persona che stimo e apprezzo per la sua pulizia dell’anima, per il valore degli ideali che persegue, per la scelta di fare politica. Ha scelto di farlo non per carriera o interessi privati. L’ha fatto quasi come una missione, sembra stonato che lo dica io, ma è così». E continua con un’analisi che indubbiamente è centrata (ma non la fa un politologo): «C’è un distacco enorme tra la politica e la società, noi non ci sentiamo rappresentati dai politici. Anche l’attenzione verso Luigi e il Movimento è legato a questo: siamo stanchi».

L’incoraggiamento

Da prete-operaio a prete-stellato. «Io mi sento fiero di sapere che un cittadino di Pomigliano ha raggiunto questo livello politico. Io come tanti altri amici lo seguiamo, in modo paterno lo incoraggio. Mi auguro che non venga meno ai suoi propositi». Questa settimana andrà a Pomigliano Matteo Renzi. La scorsa al sottosegretario Gennaro Migliore è andata assai male: contestato dai Cobas con rotoli di carta igienica. «Sono i miei amici dei Cobas — dice don Peppino —. Tanti e tra questi anche io sono delusi da questa sinistra, è un problema molto serio. Abbiamo visto smantellare lo stato sociale, il Jobs act ha devastato e precarizzato ulteriormente il lavoro. Quale sinistra ci rappresenta più?». Par di capire né Renzi, né Grasso, né altri. «Tanti operai voteranno 5 stelle, per loro è una speranza perché non ne hanno più. Io cerco di operare per il bene, per gli ultimi. A loro è destinato il fondo con il quale paghiamo bollette, mandiamo a scuola i figli, medicine. Naturalmente questo fondo si sta essiccando. Andiamo aiutati». E le critiche per la sua partecipazione? «Io ho un principio fondamentale: non opero per il consenso della gente, seguo Gesù Cristo che ci ha detto guai se diranno tutti bene di voi. Tutta la vita è stato così, coscienza libera e ideali grandi».

Gli ideali

Che in questo momento collimano con quelli di Luigi «carattere da leader» già al liceo. Che partecipava «all’osservatorio politico parrocchiale». Ché a Pomigliano la politica è un po’ ovunque. Conclude don Peppino: «Faccio due auguri. Un’Italia a 5 Stelle che non ha paura della giovinezza di Di Maio perché ha maturato competenza, maturità politica, conoscenza della nazione e dei suoi problemi. Abbiamo sperimentato tutto, di cosa dobbiamo aver paura». E poi? «Augurerei a Luigi di raggiungere tutti gli obiettivi e di tenere fede agli ideali e non farsi prendere dalla tentazione del potere e non farsi corrompere. Che dia una testimonianza di pulizia e lealtà alla Repubblica, il successo non lo deve sfiorare. Deve sempre essere al servizio del popolo». Amen.

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26 febbraio 2018 2018 ( modifica il 26 febbraio 2018 2018 | 11:05)