Pd, sorpresa Renzi su Napoli: «Ho chiesto a Paolo Siani di candidarsi». E lui: ci penso, ma non nel listino

diSimona Brandolini

Il segretario dem sul fratello di Giancarlo Siani: spero abbia voglia di correre con noi alle prossime elezioni

«Ho chiesto a Paolo Siani se ha voglia di correre con noi alle prossime elezioni, perché il tema della povertà educativa è una priorità assoluta». Matteo Renzi lo dice, per la prima volta ufficialmente e pubblicamente, durante la direzione nazionale del Pd. Una riunione delicata: sul tavolo le elezioni siciliane (perse), le alleanze (un miraggio) e il caso Napoli. Ebbene del disastroso congresso napoletano il segretario nazionale non fa cenno. È come se ci fossero due Pd. Quello che dal 2011 inanella una serie di sconfitte e una sequela di pasticci. E l’altro, quello che, vorrebbe Renzi, ha il volto di Paolo Siani. I due si conoscono, il segretario nazionale è andato a pranzo a casa Siani durante una visita top secret a Napoli. L’ultima. Che stesse corteggiando il primario del Santobono era cosa risaputa. Renzi vorrebbe capilista di spessore e prestigio e portatori di voti da far correre nei collegi. «È vero, Renzi me lo chiesto — ammette oggi Siani — e io ho preso tempo per pensarci. Non ho ancora preso una decisione definitiva anche se dopo questa sortita in direzione nazionale dovrò pensarci seriamente».

Ma è più orientato a dire sì oppure a rinunciare?
«Se ci fossero le condizioni per dare una mano alla mia città, per avere un ruolo incisivo, potrei pensarci fino all’ultimo minuto. E comunque vada sarà una scelta molto difficile. In un caso o nell’altro non sarà una scelta gioiosa, ma dettata da senso di responsabilità».

Lei è un medico, si occupa di disagio giovanile. Insomma è molto impegnato.Se la sentirebbe?
«Faccio un lavoro che mi piace e a cui ho dedicato gran parte della mia vita. Lavoro 18 ore al giorno e sono contento di farlo. Perciò dico che accetterei la proposta di Renzi solo se fossi sicuro di avere la possibilità di incidere ancor più di quanto non possa fare già oggi. Del resto se si tira in ballo il mio nome è chiaro che molto è dovuto alla storia di mio fratello Giancarlo (giornalista del Mattino ucciso dalla camorra, ndr) e al ruolo che ha avuto».

Ne ha già parlato con qualcuno?

«No, ci penserò in profondità, ne parlerò con qualche amico e sicuramente con la mia famiglia. Una cosa è certa e l’ho detto anche a Renzi».

Cosa?
«Io voglio essere votato».

Cioé sta dicendo che non vorrebbe entrare nel listino bloccato?
«Se dovessi andare in Parlamento vorrei andarci su mandato degli elettori».

Le fa onore, molti politici di professione vorrebbero fuggire dai collegi. Pare di capire che comunque ora ci penserà davvero.
«Si, ma ripeto, voglio che sia un’esperienza che abbia un senso. Quindi vorrei occuparmi di sanità, disagio giovanile, cioé delle cose che conosco. Di certo non voglio andare a Roma a fare presenza. Non voglio fare da bandiera».

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13 novembre 2017 2017 ( modifica il 14 novembre 2017 2017 | 13:50)