Portici, conferenza programmatica del Pd tra le proteste dei ricercatori del Cnr. Renzi seduto in prima fila

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Il segretario dei dem è arrivato nel tardo pomeriggio. Di Mezzogiorno ha parlato il ministro De Vincenti: «Vedo che il Sud ha vogli di riprendere in mano il proprio futuro»

Matteo Renzi è arrivato nel tardo pomeriggio alla Conferenza programmatica del Pd. Il segretario del partito è seduto in prima fila nel Museo di Pietrarsa, a Portici (Napoli), seduto in prima fila sta ascoltando gli interventi che si susseguono sul palco. Il pomeriggio si era aperto con un gruppo di ricercatori precari del Consiglio nazionale delle ricerche sta manifestando all’esterno del Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa dove si sta per aprire la conferenza programmatica del Pd che terminerà domenica 29 ottobre. I ricercatori hanno indossato un camice bianco e hanno preparato una lettera da consegnare al ministro della Ricerca, Valeria Fedeli, nella quale chiedono la stabilizzazione dopo anni di precariato. «La forza della ricerca pubblica, e del Cnr che oggi rappresentiamo, sta nel lavoro e nella passione dei suoi lavoratori che in silenzio e spesso in condizioni difficili si impegnano ogni giorno per fare la propria parte nel lavoro immane che il Cnr svolge per l’Italia» si legge in un passaggio della lettera.

«Oggi dei tanti “mattoni”” che tengono insieme il Cnr circa il 40% è precario. Tradotto in cifre, circa 4500 dipendenti su oltre 11500 lavoratrici e lavoratori in servizio - sottolineano - 4500 risorse che hanno accumulato esperienze e relazioni, gestito progetti e laboratori e costruito l’immagine scientifica del Cnr». I ricercatori definiscono la situazione «insostenibile» e «frutto di molti fattori e storture» ma «fotografa le necessità degli istituti e dell’ente che, a fronte di un blocco quasi totale del turn over e alla contrazione del fondo di finanziamento, ha sopperito con personale precario alle necessità lavorative quotidiane.

Temi nazionale ma anche locali quelli toccati durante i lavori della conferenza programmatica. «Sul Mezzogiorno e sull’intervento ci siamo abituati al fatalismo dei luoghi comuni, ma il senso vero del masterplan varato con Renzi e portato avanti con Gentiloni è quello investire sulle capacità imprenditoriali, le competenze lavorative, e la voglia della società civile, al Sud, di riprendere in mano il proprio futuro», spiega il ministro per la coesione territoriale Claudio De Vincenti. «Dalle energie della società civile possono nascere energie economiche - ha aggiunto De Vincenti - il Mezzogiorno sta rialzando la testa e cresce più del Centro-Nord. Sono due anni che abbiamo questi segnali e anche per il 2017 i segnali sono gli stessi».

Un piano per il lavoro, contro la povertà e «nessuna pensione sotto i mille euro». A parlare è Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, intervenendo alla Conferenza programmatica del Pd, nel Museo di Pietrarsa, a Portici (Napoli). Per De Luca, occorre intervenire «nel groviglio burocratico, amministrativo e giudiziario che c’è nel nostro Paese ed è la palla di piombo appesa al piede dell’Italia». Sul fronte dell’occupazione, De Luca ha ricordato l’ingresso dei giovani nella Pubblica amministrazione, una proposta «accolta all’inizio con qualche ironia di troppo» quando un anno fa lanciò l’idea. Va «lanciato» un messaggio, «soprattutto ai giovani e al Sud» per evitare «la strada della migrazione» e consentire loro «di vivere qui».

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27 ottobre 2017 2017 ( modifica il 28 ottobre 2017 2017 | 08:15)