Pd, il ministro Minniti annulla il tour elettorale con Alfieri

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A Salerno con Piero De Luca, il figlio del governatore, ma evita «mister fritture». Critiche di Fdi e grillini

Tre incontri annunciati. Il primo a Salerno, il secondo e il terzo a Paestum e a San Gregorio Magno. Uno è il collegio di Piero De Luca, gli altri di Franco Alfieri. Entrambi corrono per l’uninominale. Ma il capolista al proporzionale è il ministro dell’Interno Marco Minniti, in tour elettorale in Campania. Che, però a sorpresa, diserta gli ultimi due appuntamenti. Giorni di strombazzamento: Minniti e De Luca jr stamane presenteranno «il programma del Partito Democratico sui temi della sicurezza per il Mezzogiorno», nella la Stazione Marittima disegnata da Zaha Hadid. A seguire manifestazione a Paestum. Infine San Gregorio Magno al fianco di Angelica Saggese, Filomena Gallo e appunto Alfieri. Contro il quale s’è scagliato la scorsa settimana Antonio Vassallo, il figlio di Angelo, compianto sindaco dem di Pollica. Creando non pochi imbarazzi nel Pd. Tra l’altro oggi nella perla cilentana ci sarà una marcia per chiedere verità e giustizia, «perché le indagini sull’omicidio di Angelo Vassallo, trucidato con nove colpi di pistola il 5 settembre 2010, non siano archiviate e perché lo Stato non rinunci a cercare chi ha ucciso lo Stato».

Il Movimento 5 Stelle ci salta subito sopra. E sul portale delle Stelle campeggia la lettera di Antonio Vassallo in cui chiede di «non associare più il nome di mio padre a quello del partito». Il centrodestra non è da meno. Da giorni si sta concentrando contro le scelte renziane di candidare il figlio del governatore e «mister fritture di pesce». Edmondo Cirielli, capolista alla Camera di Fratelli d’Italia grida allo scandalo: «Ci stupisce la presenza del ministro Minniti, che dovrebbe essere un simbolo della lotta contro i clan, al fianco di Franco Alfieri, l’ex sindaco di Agropoli condannato dalla Corte dei Conti e sotto processo per omissioni in atti d’ufficio per il mancato utilizzo per finalità sociali da parte del Comune di Agropoli di tre appartamenti e due locali confiscati ad esponenti del clan Marotta».

Insomma le premesse non sono le migliori. E a poche ore dall’arrivo del ministro, il Viminale annulla gli ultimi due impegni. Quelli nel Cilento per capirci. Ufficialmente per «sopraggiunti impegni istituzionali». Ma tant’è, il ministro si fermerà a Salerno. Dovrà essere Alfieri ad andare da lui, perché per ora Minniti non andrà nel Cilento. Ed è un dato oggettivo. Quanto al Movimento 5 Stelle da domani in Campania calano i big. Luigi Di Maio comincia in mattinata sempre a Salerno, poi sarà ad Avellino. Lunedì mattina, invece, incontrerà industriali e ordini professionali a Napoli nel sinistrissimo teatro Sannazaro. Cinquecento invitati tra cui Giuseppe Comella, presidente delle Assise di Napoli e del Mezzogiorno, Salvatore Visone, presidente dell’Ordine degli architetti, l’imprenditore Bruno Turrà, il direttore del coro giovanile del San Carlo, Carlo Morelli, Antonio Areniello presidente dell’Ordine dei notai. Nel pomeriggio sarà a Scampia nel centro sportivo Maddaloni. Poi, con Beppe Grillo, in piazza Santa Croce a Torre del Greco. La due giorni Di Maio la chiuderà, però, nella sua Pomigliano nel Palazzetto dello Sport. E il 21 arriva anche il leader della Lega Matteo Salvini a Caserta.

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10 febbraio 2018 2018 ( modifica il 10 febbraio 2018 2018 | 11:51)