Palermo, pestaggio dirigente Forza Nuova: la polizia cerca altre due persone

diRoberto Chifari

Anche loro appartenenti ai centri sociali e noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici

A 48 ore dall’agguato a Massimiliano Ursino proseguono le indagini per confermare le accuse a carico dei quattro giovani denunciati a piede libero, tra cui una ragazza che avrebbe ripreso col cellulare il pestaggio. La Digos cerca altre due persone che sarebbero coinvolte nell’agguato. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza in via Dante avrebbero immortalato, insieme a Codraro e Mancuso, altre soggetti. La procura disporrà una perizia antropometrica per confermarne il ruolo nell’aggressione di Ursino. Sarebbero comunque anche loro appartenenti ai centri sociali e tutti noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici.

Giorgio Martinico, 31 anni portavoce del centro sociale Anomalia di Palermo, ieri alla stampa ha dichiarato: «Come centri sociali, la parte che vogliamo sostenere è quella degli antifascisti. Aspettiamo i referti dell’ospedale, ma sia chi sta subendo queste perquisizioni, sia più in generale chiunque si schieri dalla parte dell’antifascismo in questa città avrà il nostro appoggio». Forza Nuova in una nota dice: «Si sta verificando un allarmante e unilaterale tentativo di alzare il livello dello scontro, a pochi giorni dall’arrivo in città di Roberto Fiore, che non può essere ignorato».

Intanto è stata fissata per domani, davanti al gip Roberto Riggio, l’udienza di convalida dei fermi di Giovanni Codraro e Carlo Mancuso, i due giovani che, insieme ad altri sei ragazzi, martedì sera, avrebbero legato con del nastro adesivo e picchiato Massimiliano Ursino, il segretario provinciale palermitano di Forza Nuova. Per entrambi, tutti e due esponenti del centro sociale Anomalia, l’accusa è di tentato omicidio. Il procuratore aggiunto che coordina l’inchiesta sull’aggressione, Ennio Petrigni, ha inviato gli atti al giudice questa mattina.

Il Governatore Nello Musumeci condanna l’aggressione. «Un atto inqualificabile - dice il numero uno di palazzo Orleans -, frutto del pesante clima di odio politico che caratterizza in Italia le ultime fasi di questa campagna elettorale. Si vuole a tutti i costi innescare una spirale di violenza per fare ripiombare, non solo Palermo, negli anni bui della Prima Repubblica e dello scontro fisico. Nella certezza che gli inquirenti riusciranno a fare luce sugli autori dell’agguato di via Dante, faccio appello ai militanti di tutti gli schieramenti affinché in ognuno il coraggio e l’intelligenza vadano sempre assieme, nel rispetto delle idee altrui».

Sabato è atteso in città il leader di Forza Nuova Roberto Fiore, mentre su Facebook sta cominciando a circolare da un paio di giorni una grande manifestazione antifascista in centro.

22 febbraio 2018 2018 ( modifica il 22 febbraio 2018 2018 | 15:23)